Questo weekend "solo" 800 presenze

L'Etna come Roccaraso? Il capo della Protezione Civile a Tgcom24: "Non partite se non ben equipaggiati"

"Lo spettacolo è unico ma i pericoli non arrivano dall'eruzione ma da chi sale senza guide e abiti e attrezzature adeguati" commenta Salvo Cocina

di Gabriella Persiani
24 Feb 2025 - 11:00
 © Salvo Cocina

© Salvo Cocina

Duemila turisti sull'Etna in un weekend, per di più in sneaker o stivali con il tacco e minigonna per scattare selfie estremi tra neve e lava, soprattutto in orari notturni, "avevano colto tutti di sorpresa e fatto alzare l'allarme", commenta a Tgcom24 Salvo Cocina, capo della protezione civile siciliana. Subito Cocina aveva parlato di "colata turistica" irrispettosa in primis proprio della Muntagna, come i catanesi chiamano affettuosamente il loro vulcano. Ma, dopo le denunce e gli allarmi lanciati nei giorni scorsi per i rischi corsi da questi escursionisti all'arrembaggio, qualcosa è cambiato. In meglio.

Tra sabato e domenica, infatti, in 800 e, prevalentemente accompagnati dalle guide, con il giusto equipaggiamento ("tutti gli altri vengono allontanati"), sono arrivati per godere di uno spettacolo "che è davvero unico al mondo", sottolinea Cocina. Così quel fenomeno dell'assalto, che aveva riproposto scene già viste settimane prime, anche in termini di viabilità, a Roccaraso, in Abruzzo, sembrerebbe rientrato. Da una parte ci si è messo l'Etna stesso, il vulcano più alto d'Europa, che nei giorni scorsi aveva diminuito la sua attività; dall'altra la presenza delle forze dell'ordine, chiamate a far rispettare le ordinanze sindacali emesse nel frattempo. "Eppure basta sempre quell'1% a rovinare tutto", continua Cocina, che non intende abbassare e far abbassare la guardia.

Etna come Roccaraso, l'assalto per un selfie estremo sulla lava: i soccorsi

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© Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS
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I consigli della Protezione Civile

 "Questo fine settimana è andata decisamente meglio dello scorso - precisa Cocina a Tgcom24. - Le ordinanze emesse dai sindaci etnei contro i posteggi selvaggi e la presenza delle forze dell'ordine hanno avuto un effetto deterrente e consentito la normale viabilità lungo queste piccole provinciali montane. Inoltre, la sensibilizzazione di questi giorni ha portato i suoi effetti: la maggior parte degli escursionisti si affida alle guide vulcanologiche. Ma, purtroppo, se anche fossero solo ancora una decina gli sprovveduti, questi basterebbero a rovinare tutto".

"Per raggiungere il fronte lavico, infatti, - ricorda il capo della protezione civile siciliana - occorre seguire una pista, e poi fare anche un fuori pista di 5,5 chilometri da percorrere in un'ora e mezza. Lo si fa al buio e al freddo. Si rischia solo se si sale senza essere attrezzati e senza conoscere i pericoli di un sentiero dissestato dell'Etna dove, per esempio, il calore fa ghiacciare parte della neve, ma che rimane soffice di sotto, e se la calpesti in quel tratto sprofondi".

"Per questo continuo a raccomandare di venire qui con cautela e sempre accompagnati dalle guide. Non c'è altro modo di godere in sicurezza di questo spettacolo unico al mondo. La gente ora è sì preparata, ma la prudenza non basta mai", conclude Cocina a Tgcom24.

Il fenomeno dell'assalto all'Etna era finito sul New York Times

 La spettacolare eruzione e l'assalto di migliaia di turisti erano finiti addirittura Oltreoceano, su The New York Times. "L'Etna è una parte integrante della nostra identità e della nostra cultura. La sua bellezza e la sua potenza attraggono visitatori da tutto il mondo, ma dobbiamo anche essere consapevoli dei rischi che comporta l'attuale attività eruttiva", dichiarava il sindaco di Adrano Fabio Mancuso, proprio nell'intervista all'NYT.

Etna come Roccaraso, l'assalto per un selfie estremo sulla lava: i soccorsi

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Le contromisure delle autorità contro l'assalto

 In questi giorni le autorità hanno implementato misure di sicurezza per monitorare i flussi di turismo. "Stiamo lavorando - precisava Mancuso - a stretto contatto con le forze dell'ordine e i servizi di emergenza per garantire che i visitatori possano godere di questa meraviglia naturale in totale sicurezza. Dobbiamo bilanciare l'attrazione turistica con la sicurezza dei cittadini e dei visitatori. L'Etna è imprevedibile e la nostra priorità è garantire che tutti siano al sicuro".

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