Boom delle confische, che 7 anni fa erano pari a 17 milioni. La Cgia: "Sistema penale tributario troppo lento, con meno tasse meno reati"
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Nel 2014 sono state 146 le persone a finire in manette per evasione fiscale. È quanto rivela la fotografia scattata dall'Ufficio studi della Cgia, secondo cui le violazione accertate sono state 17.802, mentre le persone denunciate per reati fiscali 13.062. Sequestrati beni per oltre un miliardo di euro.
I dati mostrano un sostanziale miglioramento delle misure di repressione messe in campo dalle Fiamme Gialle e dall'amministrazione statale. A colpire maggiormente sono le cifre che riguardano i beni confiscati, il cui importo in 8 anni è aumentato esponenzialmente: nel 2007 erano stati solo 17 i milioni di euro sequestrati, lo scorso anno 1.192.
La crescita, evidenziata anche nelle denunce e nelle violazioni accertate (entrambe praticamente raddoppiate dal 2007), non si è registrata nel numero delle persone arrestate. Rispetto al picco massimo di 202 provvedimenti nel 2013, si è scesi del 28%; una flessione che la Cgia attribuisce ai problemi della nostra giustizia.
"Come denunciato dalla Corte dei Conti - si legge nel comunicato - il nostro sistema penale tributario non è stato finora in grado di scoraggiare adeguatamente frodi ed evasioni di rilevante entità". Una falla legata in particolar modo ai "tempi dei procedimenti, spesso condizionati da comportamenti dilatori degli imputati finalizzati a conseguire la prescrizione del reato".
Per fermare l'evasione secondo la Cgia è necessario un intervento deciso del governo. "Bene la riforma con l'inasprimento delle sanzioni - ha affermato il segretario Giuseppe Bortolussi - anche se sono state aumentate le soglie oltre cui scatta il penale".
La sola repressione, però, non è sufficiente: "Occorre abbassare in misura drastica e strutturale il carico fiscale", prosegue Bortolussi. "Moltissimi casi di evasione, soprattutto quella di 'sopravvivenza', sono legati ad un eccessivo peso delle tasse, che spinge molte persone a rifugiarsi nell'illegalità. Con meno contributi da pagare ci sarebbe meno evasione".