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La decisione all'esito dell'udienza e dell'interrogatorio. La difesa: "Faremo ricorso"
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Il gip del tribunale di Bologna, Domenico Truppa, ha disposto la custodia cautelare in carcere per Giampiero Gualandi, 63enne ex comandante della polizia locale di Anzola dell'Emilia, accusato dell'omicidio della ex vigilessa 33enne Sofia Stefani. All'esito dell'udienza e dell'interrogatorio, il giudice ha quindi accolto la richiesta della Procura, che coordina le indagini dei carabinieri, ravvisando la gravità degli indizi a carico dell'indagato. Il fermo non è stato convalidato, perché non è stato ritenuto sussistente il pericolo di fuga. Ma è stata comunque valutata l'esigenza cautelare. La famiglia della vittima: "Fino in fondo per raggiungere la verità e la giustizia".
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L'avvocato Claudio Benenati, difensore di Giampiero Gualandi, ha commentato così la decisione del gip: "Secondo il giudice sussistono gravi indizi e ha disposto la custodia cautelare in carcere, pur non convalidando il fermo. Non siamo d'accordo e faremo ricorso di riesame al tribunale della Libertà".
"Siamo di fronte a un grave caso di omicidio che ha portato via ai suoi cari e a tutta la comunità una giovane vita che guardava al mondo con fiducia e speranza e che ha trovato la morte in un luogo che per sua natura dovrebbe essere sicuro. Ora i familiari sono distrutti ma anche consapevoli della necessità di andare fino in fondo nel raggiungimento di verità e giustizia". Lo ha detto l'avvocato Andrea Speranzoni, difensore dei genitori della 33enne.