grazie al crowdfunding

Faenza, a 100 giorni dall'alluvione riapre l'edicola sommersa dall'acqua

Il proprietario, Luca Alvise, ha riaperto l'attività anche grazie al sostegno del crowdfunding: "'Ora però lo Stato non ci lasci soli"

29 Ago 2023 - 17:36
 © Facebook - Elisa Trerè

© Facebook - Elisa Trerè

A circa 100 giorni dall'alluvione che ha devastato l'Emilia Romagna, arrivano i primi segni di ripresa per alcune attività commerciali nei comuni più colpiti. A riaprire i battenti, con molti sacrifici, è l'edicola di via Lapi a Faenza, circa duecento metri dal fiume Lamone, che la notte tra il 16 e il 17 maggio aveva sommerso tutto sotto sei metri d'acqua per un giorno e mezzo, lasciando cumuli di melma.

Il negozio era stato quasi completamente distrutto. Tutta la merce e tutta l’attrezzatura era stata buttata ma anche la stessa struttura non aveva retto la potenza dell’acqua. I doppi vetri, le serrande, il controsoffitto, l'isolamento, l'impianto elettrico e di videosorveglianza, le mensole e gli espositori erano distrutti. La potenza dell'acqua aveva spostato perfino il water e aveva incastrato la merce al soffitto.

La rinascita

 Il proprietario dell'attività, Luca Alvise, ha manifestato fin da subito il desiderio di riaprire il prima possibile, anche per onorare quel sogno realizzato 14 anni fa, quando aveva rilevato l'edicola in cui, da bambino, andava a comprare le figurine. Nel 2020 aveva completamente riqualificato l'attività dopo essersi scontrato con gli ostacoli della burocrazia. L'obiettivo, si legge nella presentazione della raccolta fondi lanciata online, era quello di creare un'edicola 2.0, con uno spazio a misura di bambino. "Ieri è stata una giornata bella, pienissima, è venuto anche il sindaco, tanti cittadini, amici, clienti a trovarmi, sono stato molto contento - confida Luca, 38 anni, sposato e padre di due bambini - Ero emozionato perché mi è mancato molto il mio lavoro".

Fotogallery - Alluvione in Emilia-Romagna, oggi e un mese fa

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© Ansa  | Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi
© Ansa  | Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi
© Ansa  | Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi

© Ansa | Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi

© Ansa | Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi

La raccolta fondi

 "Ero partito fortissimo i giorni dopo il disastro. Mi dicevo: puliamo tutto, sistemiamo e andiamo avanti- racconta Alvise -Ho riaperto finalmente, ma adesso c'è bisogno di ripartire davvero in una situazione che resta difficoltosa e ancora senza aiuti dallo Stato".  Da qui la decisione di lanciare un crowdfunding per riaprire l'edicola. Grazie alla solidarietà aveva raccolto quasi 6.500 euro. "Ci sono state persone generose che ci hanno aiutato. Le donazioni sono arrivate a circa 7-8 mila euro. Ma dallo Stato nulla". Non nasconde la delusione perché "proprio lasciati soli così non va bene - insiste - Mi auguro ci rimborsino i danni, un aiuto sarebbe importante; sono un po' sconfortato dall'atteggiamento che hanno tenuto finora". 

L'impegno per la comunità

 Luca Alvisi non solo ha riaperto l'edicola contando sui suoi sforzi, ma sta anche cercando di fare qualcosa in più per il suo quartiere: "Provo a non essere solo edicola, vendo anche libri, fumetti, giocattoli, cartoleria, spedisco i pacchi tramite i corrieri e faccio da punto di appoggio, vendo caffè in capsule - prosegue - Cerco di aggiungere questi prodotti e servizi perché qui le attività sono ancora quasi tutte chiuse e le poche persone che ancora abitano in questa zona possono trovare nell'edicola un punto di riferimento, quella bottega sotto casa che fa comunità".

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