"Più colpi, forse uccisi in sparatoria"
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I due ostaggi uccisi in Libia, Salvatore Failla e Fausto Piano, non sono stati vittime di un'esecuzione. Ne sono convinti gli inquirenti della Procura di Roma anche alla luce degli esami autoptici degli esperti del Policlinico Gemelli. Sul corpo dei due tecnici italiani sono state riscontrate "diverse lesioni dovute a colpi d'arma da fuoco" e questo fa pensare che siano morti in una sparatoria.