Il settimanale denunciato dall'imprenditore dopo la pubblicazione di un articolo in cui si attribuisce un conto svizzero da 39 milioni di dollari a un'ex dipendente di Briatore
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Flavio Briatore al contrattacco: dopo le notizie sulla sua presunta evasione fiscale ha deciso di presentare querela nei confronti del settimanale l'Espresso e del quotidiano Repubblica. "In riferimento all'articolo 'Briatore e a cuoca ricca a sua insaputa: le intestò 39 milioni'", si legge nella nota, "Flavio Briatore rende noto che procederà con un'azione legale e che i proventi dei risarcimenti danni saranno da Lui devoluti in beneficenza".
Alla base della denuncia c'è l'articolo in cui si ipotizza un conto corrente in Svizzera, uscito dalla famosa lista Falciani, intestato ad una chef che collaborò con Briatore. La donna, scrivono le due testate, non era a conoscenza di questo conto.
"Formula FB Business Ltd - spiega Briatore in una nota - è una società detenuta dal Trust di Flavio Briatore che gestisce le attività legate alle corse automobilistiche e tra queste, il servizio di catering sui circuiti di Formula Uno. Barbara Faroni era una delle impiegate di Formula FB Business Ltd che lavorava sui circuiti nel servizio catering. A questo titolo, Formula FB Business le aveva intestato una carta di credito professionale su un conto di Formula FB Business Ltd con un tetto di 14.000 euro per potere effettuare gli acquisti di generi alimentari necessari all'attività di catering. Per i due anni citati, il saldo massimo di questo conto ammontava a meno di 1 milione di euro, cifra assai lontana da quella assurda che è stata pubblicata: 39 milioni di euro".
"Flavio Briatore e la Società Formula FB Business Ltd non hanno mai aperto un conto a nome di Barbara Faroni". Flavio Briatore rende noto infine "che procederà con un'azione legale contro il Gruppo Editoriale l'Espresso e che i proventi dei risarcimenti danni saranno da Lui devoluti in beneficenza".
Mia precisazione sull'impiegata ed il conto di 39 milioni di euro pic.twitter.com/ySs0Wp9CEi
— Flavio Briatore (@BriatoreFlavio) 20 Febbraio 2015