Il caso

Falsa badante nel Vicentino, la sua posizione si aggrava: si indaga su 4 morti

Oltre a 5 tentati omicidi, tra i quali l'ex compagno

21 Dic 2024 - 17:52
 © Da video

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Ci sono altre tre morti sospette, oltre all'omicidio dell'81enne Imelda Stevan, per il quale è finita in carcere, che potrebbero essere opera di Paola Pettinà. La falsa badante, in provincia di Vicenza, avrebbe intossicato con dosi letali di farmaci gli anziani di cui si occupava, spacciandosi come assistente socio sanitaria. La donna, infatti, è indagata anche per questi tre nuovi episodi - che porterebbero a 4 il computo degli omicidi - oltre che per altri cinque altri tentati omicidi, tra cui quello dell'ex compagno.

Le indagini

 Dalle indagini dei Carabinieri - riferiscono i quotidiani locali - emergerebbe che la donna somministrava alle persone che assisteva dosi massicce di farmaci, un mix di Tavor, Xanax e Lorazepam, facendo finire gli anziani in stato di semi incoscienza, nel caso di Imelda Stevan conducendola al decesso. La donna è accusata di omicidio, tentato omicidio, rapina aggravata e autoriciclaggio per aver drogato gli anziani pazienti, che venivano agganciati sui social e derubati per rivedere oro e gioielli nei compro-oro del Vicentino. Per procurarsi i farmaci 'Paolina' come si faceva chiamare Pettinà, presentava alle farmacie fotocopie di ricette in bianco, assicurando di possedere a casa gli originali. Un dettaglio emerso dopo che i carabinieri hanno controllato 25 farmacie e accertato che la 46enne nell'arco di pochi mesi aveva acquistato 272 confezioni di Xanax.

Si indaga sulle farmacie

 I farmacisti che hanno rifornito la donna rischiano ora di essere indagati dalla Procura di Vicenza per spaccio di sostanze stupefacenti, secondo quanto si apprende da fonti inquirenti sul secondo filone dell'indagine del Nucleo investigativo dei carabinieri di Vicenza. Le perquisizioni in tre rivendite di medicinali disposte dai pm e svolte con i militari del Nas servono infatti a verificare se gli esercizi non abbiano utilizzato canali di approvvigionamento dei farmaci diversi da quelli ufficiali e se i farmacisti abbiano venduto grandi quantità di tranquillanti. 

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