"uso fraudolento delle norme dei decreti flussi"

Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: 36 persone ai domiciliari tra Salerno, Napoli e Caserta

Sequestrate anche somme di denaro. Gli indagati sono accusati anche di corruzione e falso in atto pubblico

03 Feb 2025 - 13:35
 © Carabinieri

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I carabinieri, insieme alla guardia di finanza, hanno eseguito nelle province di Salerno, Napoli e Caserta un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Salerno, nei confronti di 36 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio. È stato emesso anche un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro. Il provvedimento è collegato a un presunto utilizzo fraudolento della normativa disciplinata dai decreti flussi ed emersione a partire dal 2020.

Sono oltre 2mila le richieste di nullaosta al lavoro, in favore di altrettanti cittadini extracomunitari, presentate dai componenti dell'associazione per delinquere dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. 

Clandestini disposti a pagare elevate somme di denaro pur di avere un titolo di soggiorno

 Le indagini, coordinate dalla Dda di Salerno in stretto collegamento investigativo con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno permesso di svelare l'esistenza di un'associazione per delinquere in grado di generare un volume di affari illeciti per un ammontare di diversi milioni di euro. In particolare, il gruppo criminale avrebbe presentato, in favore di oltre 2mila cittadini extracomunitari, disposti anche a pagare elevate somme di denaro pur di ottenere un valido titolo di soggiorno in Italia, altrettante richieste fittizie di nullaosta al lavoro nell'ambito dei decreti flussi ed emersione, avvalendosi di aziende compiacenti o create ad hoc, e di professionisti e intermediari, pubblici e privati. Il regime di illegalità nel quale versavano le aziende sarebbe emerso dalle indagini tecniche svolte dai carabinieri e dall'analisi della documentazione acquisita negli sportelli unici delle Prefetture.

L'organigramma dell'associazione a delinquere

 Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti i ruoli dei soggetti coinvolti nell'ambito dell'organizzazione criminale: cittadini stranieri che avrebbero assunto la veste di intermediari nei confronti di connazionali desiderosi di giungere o restare in Italia; datori di lavoro compiacenti che, dietro compenso, avrebbero falsamente attestato il possesso dei requisiti previsti per l'inoltro delle domande; vari faccendieri che si sarebbero occupati di reperire e formare la falsa documentazione per il buon esito delle istanze; referenti di patronati che, dietro compenso, nel corso dei cosiddetti "click day", avrebbero inoltrato telematicamente le richieste di rilascio di nullaosta al lavoro in favore di cittadini extracomunitari; pubblici ufficiali degli Ispettorati territoriali del lavoro di Salerno e Napoli che, in cambio di denaro, avrebbero garantito l'esito favorevole delle istanze e l'emissione dei falsi titoli d'ingresso o di soggiorno; altri soggetti che si sarebbero occupati di riciclare i proventi illeciti raccolti dai cittadini stranieri, spesso a fronte dell'emissione di false fatture di copertura.

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