Ilaria Sula, in tremila ai funerali gridano "ergastolo"
© Ansa
© Ansa
Nelle chat in cui il 23enne si fingeva lei (quando era già morta) scriveva alle amiche della vittima: "Ho conosciuto un ragazzo per strada e ho fatto la birichina". Probabilmente voleva sviare i sospetti su di lui
Dopo aver ucciso Ilaria Sula, il 23enne Mark Samson ha depistato tutti facendo credere che la sua ex era fuggita con un altro. È quanto emerso dalle copie forensi effettuate dagli investigatori della sezione omicidi della questura di Roma, della scientifica e del commissariato di San Lorenzo, che stanno indagando sulla 22enne uccisa nell'abitazione dell'ex ragazzo mentre i genitori di lui erano in casa. In una confessione shock, resa al pubblico ministero e alla Gip Antonella Minnuni, Samson ripercorre l'orrore del femminicidio che ha commesso con lucidità e freddezza: "Le ho dato due coltellate da dietro, con il coltello che avevamo utilizzato per tagliare la mortadella. Ilaria non si è accorta di nulla, ha gridato poco".
A quel punto la giudice, in un interrogatorio durato in tutto 5 ore, domanda a Samson: "Quindi ha perso la vita subito?". Samson risponde: "È morta subito". Incalza ancora la Gip con un'altra domanda: "Dopodiché ti ritrovi con il corpo di Ilaria nella tua stanza priva di vita alle 11 del mattino del 26 marzo, cosa fai?". "La metto in due sacchi, che avevo in cucina", la risposta di Samson. "Piano piano - dice in lacrime - stavo realizzando cosa avevo fatto e che era un problema più grande di me. Allora mi sono ricordato di una frase che disse mio nonno prima di andarsene: 'A tutto c’è una soluzione, tranne che ai morti'".
"Ho controllato se fosse viva Ilaria - prosegue - ma era morta, per terra, le ho messo un sacco sulla testa fino al bacino, poi sono rimasto lì immobilizzato e traumatizzato per quello che avevo fatto. Mi sentivo vuoto. Allora decisi di nasconderla dentro una valigia che trovavo in camera dei miei. Dopo l'ho messa fuori dalla mia camera (nel corridoio, ndr), dopo averla avvolta in altri due sacchi, uno sulla testa della valigia e l'altro sui piedi". Secondo i primi risultati dell'autopsia, non si esclude che prima di accoltellarla a morte, Samson possa aver tramortito la sua ex.
Ma non è tutto. Samson avrebbe sviato tramite chat le indagini, fingendosi Ilaria con le amiche della vittima: "Sofi, non so se sto per fare una cazz..., ma vado a casa di un tizio che ho conosciuto per strada", si legge nelle conversazioni estrapolate dagli investigatori. Le chat, intercorse tra un'amica di Ilaria e Mark Samson, che si era appropriato dell'identità della sua ex fidanzata, sono del 26 aprile, poco dopo l'omicidio della studentessa.
Durante il depistaggio telematico da parte di Samson, nella prima parte delle conversazioni, l'amica di Ilaria sembra credere a quanto affermato dalla persona che pensava fosse Ilaria. Ad un certo punto, la ragazza scrive "Stai attenta". In risposta Samson allega la foto di un ragazzo a torso nudo su un'altalena. Il giovane, che si spacciava per Ilaria Sula, scrive ancora: "Ci siamo visti all'uscita della Sapienza e mi ha chiesto se mi andava di uscire oggi, così a caso".
L'amica a quel punto chiede: "Quindi? Lo avete fatto?". La falsa Ilaria conferma: "Ho fatto la birichina". Quando l'amica però le chiede di inviarle la posizione e di video-chiamare, la risposta è: "Non posso ciccia scusa, sono nella mer..., ma riesco a uscirne da sola". E la farsa viene così a galla, tanto che l'ultimo messaggio che invia l'amica è: "Ti saluto, chiunque tu sia".
© Ansa
© Ansa