A causa del punteggio inferiore a quello reale è stato escluso da diversi concorsi di lavoro
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La laurea di solito è un momento di gioia e di grandi soddisfazioni tanto da diventare per molti uno dei giorni più belli della propria vita. Non è così però se si concludono gli studi con un voto decisamente più basso di quello che ci si aspettava. Per anni un ex studente dell'università di Ferrara ha provato un senso di tristezza e delusione ogni volta che, guardando il curriculum, il suo sguardo si posava sul suo punteggio di laurea in Informatica: 85/110. Si può solo immaginare la sua sorpresa quando dopo 16 anni ha scoperto che quel voto era sbagliato.
"In tutti questi anni un voto inferiore mi ha impedito di accedere a diversi concorsi", ha detto l'informatico al Resto del Carlino. Quindi non solo per orgoglio, ma anche per una questione di opportunità lavorative ha deciso di denunciare l'università di Ferrara. Alla base dell'errore ci sarebbe un calcolo sbagliato della media ponderata: gli uffici non avrebbero tenuto conto di tutti gli esami sostenuti, ma solo di una parte.
L'uomo, dopo 16 anni, si è accorto che mentre sul libretto risultava che aveva dato 31 esami, sul certificato di laurea erano 27. L'ex studente ha ricalcolato la sua media e ha scoperto che, finiti gli esami, il suo punteggio era di 94 senza tener conto della tesi. Quindi dopo la discussione, si sarebbe dovuto laureare con un voto tra i 95 e i 99 punti. Ben diverso dal suo 85 per cui ha perso non poche occasioni di lavoro.