A scatenare i disordini, la notizia di un nigeriano ferito dai carabinieri durante un inseguimento
Cassonetti rovesciati in strada, bottiglie e vetri rotti: la rivolta di un gruppo di stranieri, quasi tutti nigeriani, ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. I disordini sono avvenuti nella tarda serata del 16 febbraio in viale Costituzione a Ferrara, in zona Gad, un'area della città vicino alla stazione e al grattacielo, al centro di episodi di violenza, spaccio e polemiche. A scatenare la protesta, su cui è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini, è stato l'investimento verso le 20.30 di un nigeriano di 28 anni, inseguito dai carabinieri, da parte di un'auto privata. E' stato trasportato in ospedale in condizioni di media gravità, ma è partito un passaparola errato secondo cui era stato ucciso, travolto dai carabinieri. Così 40-50 stranieri si sono riversati in strada rovesciando cassonetti e urlando.
Sono intervenute le forze dell'ordine con pattuglie dell'Esercito in servizio in stazione. Non ci sarebbe stato contatto tra i due fronti. E' stato chiamato un mediatore culturale per spiegare al gruppo che il giovane era solo ferito e a quel punto la tensione si è abbassata. Il 28enne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio perchè trovato in possesso di una piccola quantità di droga. I carabinieri stanno lavorando per identificare i partecipanti alla protesta.
Salvini: "Sarò presto in città" - "Notte di disordini a Ferrara: un gruppo di nigeriani ha rovesciato cassonetti, creato disordini, accerchiato i carabinieri. Roba da matti. Grazie alle Forze dell' ordine. Sarò presto in città per mettere un pò di cose a posto". E' stato personalmente il ministro degli Interni Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, a fare via social la sintesi e diffondere un video su danneggiamenti subiti dalla città.