AI DOMICILIARI

Ferrara, ubriaco tampona un'auto: muore una donna, arrestato un 24enne

La tragedia sulla statale Adriatica a San Nicolò di Argenta, feriti tutti i ragazzi a bordo dell'auto, alcuni con lesioni permanenti. Il giovane è agli arresti domiciliari 

08 Giu 2024 - 16:53
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Una donna di 45 anni, Marika Cucchiarini, è morta all'ospedale Maggiore di Bologna, dove era rrivata in condizioni disperate dopo un incidente tra mercoledì e giovedì sulla statale Adriatica a San Nicolò di Argenta (Ferrara). Era andata con la sua Citroen C3 a prendere il figlio a una festa. Con lui c'erano una ragazza e due ragazzi, tutti di 18 anni. La loro auto è stata tamponata da una Renault Clio che viaggiava ad alta velocità: alla guida c'era un giovane di 24 anni. 

L'incidente mortale

 Il 24enne, sottoposto all'alcotest, è risultato ubriaco, ed è stato arrestato dai carabinieri. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari nella sua abitazione a Ferrara. Secondo la ricostruzione degli investigatori, dopo aver imboccato la statale verso Consandolo e arrivata all'altezza di un cantiere, l'auto con la 45enne ha trovato il semaforo rosso è si è fermata. Qui è arrivata l'altra vettura a forte velocità. Tutti gli occupanti della C3 sono rimasti feriti: alcuni dei ragazzi hanno riportato lesioni permanenti, anche se nessuno di loro fortunatamente è in pericolo di vita.

Il giovane è agi domiciliari

 Durante l'udienza di convalida dell'arresto davanti alla giudice delle indagini preliminari Silvia Marini, la pm Barbara Cavallo ha contestato al 24enne la nuova accusa, aggiungendo alle lesioni stradali anche l'omicidio stradale. Il giovane ha risposto alle domande del gip, dicendosi mortificato per quanto accaduto e spiegando di non aver visto nulla. Il giudice ha confermato la misura agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni le indagini proseguiranno con gli accertamenti tecnici. "È una vicenda dolorosa che ha turbato tutti, anche noi difensori - ha detto dopo l'udienza l'avvocato Marcello - Adesso è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia della vittima. La difesa tecnica è doverosa e ci sarà al momento opportuno".

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