Il caso

Firenze, alunno disabile escluso da gita scolastica: mezzi pubblici con pedana non disponibili

A raccontare l'episodio il papà dello scolaretto di 9 anni che non vedeva l'ora di partecipare all'attività didattica esterna

01 Giu 2022 - 12:15
 © ansa

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Ha accompagnato il figlio a scuola sapendo che sarebbe rimasto in classe, insieme all'insegnante di sostegno, mentre gli altri alunni andavano in gita. Il piccolo Cosimo, 9 anni e affetto da displasia fibrosa poliostotica, non ha potuto seguire i suoi compagni perché la scuola non è riuscita a trovare un mezzo in grado di caricare a bordo la carrozzina, mediante una pedana automatizzata.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell'istituto comprensivo che ha precisato come il cambio di data della gita, per via dello sciopero degli insegnanti nei giorni precedenti, avrebbe fatto perdere la disponibilità di un mezzo attrezzato chiesto alla ditta incaricata per il trasporto dell'alunno diversamente abile. "Per questo abbiamo subito contattato la madre dello studente, spiegandole che era sorta questa complicazione. Lei però ci ha tranquillizzati, dicendo che la famiglia era disponibile ad accompagnarlo".

Il papà di Cosimo invece parla di vera e propria discriminazione. "Tutti i mezzi di trasporto pubblico hanno la pedana per le carrozzine" racconta l'uomo. Gli studenti della scuola elementare dovevano visitare l'istituto alberghiero Saffi, per un progetto sullo stare bene a tavola e i comportamenti da tenere.

Il trasporto era stato affidato a un bus di Autolinee Toscane, attrezzato per far salire a bordo la carrozzina del bambino. La gita però è stata rinviata al 31 maggio per lo sciopero della scuola. E qualche giorno prima della gita la famiglia del piccolo viene avvisata dell'impossibilità di trovare un trasporto adeguato.

"Venerdì scorso la maestra ha detto a mia moglie che avremmo dovuto portare noi il bambino direttamente alla struttura - ribadisce il padre di Cosimoperché la scuola non aveva trovato il pulmino adibito anche alla carrozzina, ma noi abbiamo spiegato che in quel momento non potevamo accompagnarlo".
 

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