Firenze, maxi-furto con spaccata in un negozio di ottica: in 30 secondi via 50mila euro

Hanno usato l'auto, una Fiat 500, come ariete per sfondare le vetrine e, nel giro di trenta secondi hanno portato via occhiali per un valore di 50mila euro. Il furto record con spaccata è avvenuto a Firenze dove i carabinieri hanno sottoposto a fermo tre uomini, di età compresa fra i 33 e 43 anni, tutti cittadini romeni e senza fissa dimora, ritenuti responsabili del colpo.

 Le indagini hanno consentito di far luce su un sodalizio criminale che era giunto in Toscana il 15 marzo scorso e che, come emerso attraverso una minuziosa analisi dei loro spostamenti, sapeva ben muoversi fra le province di Pisa e Firenze. Dopo essersi impossessati di un'auto rubata a Scandicci la notte del furto, i tre, con la complicità di altre due persone ancora in corso di identificazione, hanno raggiunto via Marconi e, utilizzando l'autovettura e un grosso tronco di legno come arieti, hanno sfondato la porta di ingresso. 

Una volta entrati nel negozio, in circa trenta secondi, gli indagati sono riusciti a saccheggiare la bottega arrecando danni dall'elevato valore economico. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i soggetti fermati erano soliti fare viaggi in Italia al fine esclusivo di commettere reati per poi ritornare in Romania certi di non poter essere raggiunti dalle forze dell'ordine italiane: non questa volta.

 Sono stati bloccati dai carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze all'interno del gate dedicato alle partenze internazionali del "Galileo Galilei" di Pisa, dove i tre stavano per imbarcarsi su di un volo diretto a Bucarest. Dopo essere stati sottoposti a perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di parte della refurtiva: quattro paia di occhiali griffati che erano stati inseriti all'interno dei bagagli a mano. Gli accessori rubati sono stati sequestrati in attesa di essere restituiti al legittimo proprietario. Dei soggetti fermati, soltanto uno era esente da qualsiasi precedente di polizia. Tutti si trovano ora nella Casa Circondariale di Pisa "Don Bosco".