Sono circa cinquecento le persone che avrebbero beneficiato del trattamento. Alcune di loro avrebbero aggirato l'intero ciclo vaccinale
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Stefano Soldani, medico di medicina generale di 57 anni, è stato arrestato lo scorso marzo per aver inoculato, a circa 500 persone, almeno 700 falsi vaccini anti-Covid per ottenere il Green Pass. In alcuni casi i Carabinieri hanno accertato che è stato falsato l'intero ciclo vaccinale. A incastrare il medico, che ora si trova agli arresti domiciliari per falsità ideologica, le telecamere nascoste che i militari del Nas hanno installato nello studio di via Pistoiese a Firenze.
"Io non sono contro il vaccino. Non sono no-vax - avrebbe dichiarato ai pm il medico fiorentino - ho fatto quello che mi hanno chiesto i pazienti che sono venuti in ambulatorio". Il sistema messo in piedi dal 57enne e alimentato dal passaparola ha permesso nei primi mesi dell'anno, soprattutto a 40enni e 50enni, di ottenere il green pass in maniera illecita. In molti casi il siero Pfizer sarebbe stato sostitutito da semplice soluzione salina, mentre in altri casi l'inoculazione non veniva eseguita affatto.
L'indagine è partita da un collega di Soldani accortosi, controllando il registro informatico che raccoglie i dati dei vaccinati, che la segretaria del collega avesse ricevuto il vaccino di domenica. Cosa alquanto strana visto il giorno di inattività. Questo ha spinto i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità a installare delle telecamere nello studio di via Pistoiese e, attraverso di esse, documentare almeno 35 casi di falsa somministrazione di vaccino. Nell'interrogatorio, fornito il 22 marzo, ha spiegato le dinamiche e dettagli di come avvenivano le false vaccinazioni. Al momento Soldani è stato sospeso e per la sua condotta rischia di essere radiato dall'albo dei medici.