A essere colpito questa volta è un autovelox in provincia di Treviso, salvato dall'allarme di sicurezza che ha fatto fallire il tentativo di sabotaggio
Fleximan è tornato. Dopo quasi tre mesi di silenzio, il misterioso individuo si è scagliato sull'autovelox posizionato in Via Kennedy a Riese Pio X, in provincia di Treviso. Questa volta però l'aggressione non è andata a buon fine: mentre qualcuno cercava di segare con un flessibile il palo del dispositivo - già distrutto circa un anno fa - è scattato l'allarme. Così, il responsabile del tentativo di sabotaggio è stato costretto a fuggire per evitare di essere riconosciuto.
Ancora non è dato sapere se Fleximan sia un singolo o un gruppo di persone più numeroso, certo è che sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco mentre i carabinieri - dopo un sopralluogo hanno iniziato a esaminare i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. È proprio lì che potrebbe nascondersi l'identità di chi, nell'ultimo periodo, ha dichiarato guerra agli autovelox del nord Italia.
A commentare quanto successo - come riportato dal Corriere del Veneto - è stata Ombretta Basso, sindaca di Riese Pio X, con una nota: "Il gesto è un atto gravissimo. Per la seconda volta qualcuno ha pensato di segare il palo che sorregge il dispositivo. Chi l’ha fatto è un delinquente e un vile, che ignora la pericolosità di quel tratto di strada e i numerosi incidenti che si sono verificati prima dell’installazione del velox". La prima cittadina poi prosegue: "Questi atti non sono solo contro le istituzioni, ma contro l’intera comunità. L’autovelox è uno strumento di prevenzione, non di punizione. Danneggiarlo significa mettere a rischio la sicurezza di tutti. Ricevo costantemente richieste da parte di cittadini che chiedono l’installazione di altri dispositivi perché non si sentono più sicuri nel percorrere certe strade", aggiunge la sindaca.