difeso dalla folla

Foggia, accerchiato e aggredito dal branco "perché gay": "Mi hanno colpito alle spalle"

Un uomo intervenuto in difesa della vittima è rimasto ferito alla gola ed è finito in ospedale, mentre una giovane è stata aggredita con insulti razzisti. La vittima: "A causa dell'omofobia ho lasciato la città"

19 Giu 2024 - 08:57
 © ansa

© ansa

Un uomo di circa 36 anni è rimasto vittima di un'aggressione a Foggia. Il "branco" di giovani ha prima insultato l'uomo con frasi omofobe, poi ha picchiato anche un suo amico intervenuto per difenderlo e offeso con insulti razzisti un'altra ragazza straniera. È accaduto sabato sera in piazza Mercato dove un 40enne colpito alla gola è stato poi medicato in ospedale riportando una lesione alle corde vocali.

L'aggressione in pieno centro

 Il 36enne ha denunciato l'accaduto alla polizia che ha avviato le indagini. Saranno anche utilizzate le telecamere di videosorveglianza per risalire ai responsabili. "Ero davanti a un locale in piazza Mercato e stavo parlando con due amici quando all'improvviso alle spalle mi arriva un violento schiaffo che mi colpisce all'orecchio destro e vengo apostrofato con un epiteto omofobo. Avevo un drink tra le mani che ho rovesciato addosso al giovanissimo aggressore rimasto sorpreso dalla reazione quando, a un certo punto, ho visto non solo i miei due amici ma l'intera piazza venirmi incontro per fare un cordone di sicurezza nei miei confronti". Così Alessandro, 36 anni, racconta all'Ansa della violenza subita in piazza Mercato, in pieno centro storico a Foggia, sabato scorso. Nell'aggressione è rimasto ferito alla gola (colpito da un violento ceffone) un amico della vittima che ha riportato lesioni alle corde vocali e una ragazza di origini africane oggetto di una violento attacco verbale a sfondo razzista. "Erano una decina di ragazzini, una vera e propria baby gang, credo quasi tutti minorenni. Ma la reazione della gente - evidenzia - è stata forte. Hanno tutti fatto muro. Probabilmente gli aggressori credevano di essere 10 contro uno e invece si sono ritrovati 10 contro 100". Alessandro dal 2010 vive e lavora come truccatore ed esperto di cosmetica e bellezza a Milano ma rientra spesso nella sua città dove risiedono la sua famiglia e i suoi tanti amici.

Il racconto della vittima

 "Sono stato costretto a non poter immaginare il mio futuro in provincia di Foggia perché per le mie caratteristiche la mia vita era continuamente minacciata. Sono stato oggetto da adolescente anche di attacchi molto violenti - ricorda - mentre ero in strada a Foggia a volte anche in presenza dei miei genitori". Alessandro ha sporto denuncia alla polizia giunta sul posto. "Mi irrita molto anche il fatto che in molti ritengano piazza Mercato un luogo pericoloso - spiega - ma in realtà è il centro storico pulsante della città. In molti secondo me non denunciano nemmeno le aggressioni perché tanto la situazione non cambia. È un territorio troppo abbandonato dalle istituzioni che devono proteggerlo. Mi chiedo se chi è responsabile della sicurezza dei cittadini abbia fallito in tutto". "Un atteggiamento come quello che ho subito io - conclude Alessandro - non connota me ma chi lo esercita".

I messaggi di solidarietà

 "Con grande rammarico e indignazione, apprendiamo della vile aggressione omofoba avvenuta in piazza Mercato e le ignobili offese razziste rivolte a una ragazza che accompagnava la vittima. Questo episodio non solo colpisce una persona, ma rappresenta un attacco ai valori di tolleranza, rispetto e inclusione che sono alla base della nostra comunità". Così in una nota congiunta la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo. Solidarietà alle persone colpite sabato sera in piazza Mercato a Foggia da un'aggressione omofoba è stata espressa anche dall'associazione Arcigay "Le bigotte". "Siamo accanto ad Alessandro, persona amica e pezzo fondamentale di storia del movimento Lgbtqia+ nella nostra città e a chi, schierandosi in sua difesa, in questo momento si trova ricoverato in ospedale con gravi ferite.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri