A Foggia abusi e violenze su pazienti psichiatrici, le immagini
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Sono 25 le persone che, secondo gli investigatori, avrebbero subito vessazioni dagli indagati
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A Foggia, con le accuse di maltrattamenti e abusi sessuali nei confronti di 25 pazienti psichiatrici, 15 tra operatori sanitari, infermieri e ausiliari della struttura socio sanitaria Don Uva sono stati arrestati; e altrettanti sono stati raggiunti da misure cautelari (obbligo di dimora e divieto di avvicinamento alle vittime). Secondo l'indagine, che è stata condotta da carabinieri Nucleo Investigativo e del Nas, i maltrattamenti erano quotidiani: le vittime delle violenze venivano chiuse in stanza e legate a letti e sedie con le lenzuola, venivano umiliate, picchiate, minacciate e offese. I loro carnefici approfittavano della loro età avanzata e della loro disabilità.
Sono 25 le persone che, secondo gli investigatori, avrebbero subito abusi dagli indagati. Si tratta di degenti che si trovano in condizioni di incapacità e o di inferiorità fisica o psichica ricoverate nel reparto femminile di psichiatria di lunga degenza ed hanno tutte tra i 40 ed i 60 anni.
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Le indagini sono state avviate la scorsa estate. Perquisiti, oltre alle abitazioni dei 30 indagati, anche gli uffici e i locali della struttura sanitaria oggetto di indagini. I vertici della struttura non risultano indagati.
Infermieri e operatori sanitari avrebbero chiuso le pazienti a chiave nelle stanze, le avrebbero legate ai letti o alle sedie con le lenzuola. Le avrebbero umiliate, picchiate, minacciate e offese approfittando della loro età avanzata e della loro disabilità. I maltrattamenti erano quotidiani: le 25 vittime di violenze venivano afferrate per i capelli e per il corpo, colpiti al volto con schiaffi e pugni e trascinati per i corridoi.
Le condotte delle 30 persone colpite dai provvedimenti cautelari non finivano qui: ci sono anche gli abusi sessuali compiuti da un operatore su una donna e quelle dell'Oss che ha indotto un paziente a violentare una donna.