Il presidente della Lombardia a "Pomeriggio Cinque" : "A chi mi chiama assassino vorrei dire che le accuse che mi rivolgono non sono vere"
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, è da due giorni sotto scorta. "E' stata una scelta presa dal prefetto di Milano e da quello di Varese", spiega Fontana, in collegamento a "Pomeriggio Cinque". Il governatore si dice dispiaciuto per il clima d'odio generato dalla "strumentalizzazione politica portata avanti anche da certa stampa e comunicazione".
"Vorrei parlare con i signori che mi chiamano assassino - continua il governatore della Lombardia - per dire loro che le accuse che mi attribuiscono non sono vere". "La scorta mi è stata imposta - conclude Fontana - ma per me e anche per loro, credo sia una perdita di tempo".