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Forteto, le parole delle vittime inascoltate per anni: “Abusati e umiliati”

A Matrix il racconto di Lara Volpi rinchiusa diciassette anni nella setta di Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi

17 Gen 2018 - 12:06
 © web

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“Ho perso praticamente tutto, ho perso la mia famiglia, la mia infanzia, ho lavorato una vita e non ho preso niente”. Così a Matrix, Lara Volpi racconta il suo passato da vittima del Forteto, la comunità agricola attiva in provincia di Firenze e creata nel 1977 da Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi con l'obiettivo di essere una comunità produttiva e alternativa alla famiglia tradizionale in nome (a loro dire) di Don Lorenzo Milani. La donna è rimasta nella comunità-setta per ben 17 anni ed è stata portata lì quando ne aveva solo 11 anni.

Un’esperienza durissima da superare soprattutto ora che il fondatore, Rodolfo Fiesoli, è stato condannato in appello a 15 anni e 10 mesi per maltrattamenti e violenze sessuali anche su minori. Una vicenda che ha fortemente segnato tutta la comunità che ancora oggi cerca di superare il difficile momento. “Sono cicatrici che non guariranno mai – aggiunge la Volpi - noi eravamo solo dei numeri, venivamo umiliati e ammaestrati”. E ora con la condanna del loro carnefice, Lara Volpi sottolinea: “Non è finita solo perché Rodolfo è dentro, deve pagare fino all’ultimo giorno. Lui ci ha preso la nostra vita”.

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