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I FUNERALI

A Scampia l'ultimo abbraccio alle tre vittime del crollo | Palloncini in cielo, urla e pugni sulle bare

L'arcivescovo nell'omelia: "Ancora una volta l'odore della morte e della paura pervade questa periferia"

29 Lug 2024 - 15:12
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Circa trecento persone si sono date appuntamento a Scampia per i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste. Decine di palloncini in volo verso il cielo e l'applauso della folla, ma anche urla e pugni sulle bare in segno di dolore, hanno caratterizzato la cerimonia funebre, celebrata dall'arcivescovo Domenico Battaglia. "Ci troviamo qui in questa periferia della nostra città, periferia spesso simbolo di tutte le periferie non solo della nostra città ma del nostro paese, periferia che purtroppo oggi diventa il centro dell'attenzione di tutti non per la sua rinascita, ma perché ancora una volta l'odore della morte e della paura pervade le sue vie e i cuori dei suoi abitanti", ha detto mons. Battaglia nell'omelia.

Arcivescovo: "La politica risponda con azioni concrete"

 Poi la richiesta alle istituzioni di "politiche di risanamento e di inclusione" per "rispondere con azioni concrete e immediate alle vite segnate dalla sofferenza". "La politica - ha detto - è autentica se fa sua l'etica della cura, e solo la cura può trasformare il dolore in speranza, la sfiducia dei singoli in un nuovo slancio comunitario". 

Al termine della cerimonia lo strazio dei parenti delle tre vittime, Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni, si è manifestato con urla di dolore e pugni sulle bare da parte di chi non si rassegna al tragico epilogo.

Manfredi: "Alcune famiglie potrebbero non rientrare nelle Vele"

 "È una giornata di grande dolore e di partecipazione di tutta la città per una grande tragedia. Siamo vicini alle famiglie e ai feriti che sono ancora in ospedale. Oggi, con il cordoglio, c'è l'impegno rinnovato di risolvere un problema che c'è da più di 40 anni", ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Dobbiamo valutare se c'è la possibilità del rientro di alcune famiglie nelle Vele. È chiaro che dobbiamo pensare a una prospettiva che sia di medio periodo, in attesa di una sistemazione definitiva nelle case. Abbiamo stanziato fine a fine anno un milione, se serve ci sarà uno stanziamento successivo. Noi seguiamo le regole della protezione civile, che vengono utilizzate in tutta Italia, quindi a seconda del nucleo familiare e la composizione della presenza di anziani e bambini oppure di persone con disabilità si varia, nel caso di un singolo, da 400 euro o nel caso di una famiglia più articolata, da 900 euro. È possibile che alcune famiglie non abbiano più la possibilità di rientrare".

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