L'istituto precisa: "Fino al 31 dicembre 2023, prosegue l'Inail, "l'assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti ha continuato a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa dell'istituto Inpgi, che non prevede la tutela dalle malattie professionali"
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La pratica di malattia professionale per Franco Di Mare, conduttore tv e storico giornalista a lungo inviato in teatri di guerra nella ex Jugoslavia, non è "bloccata dall'Inail, come riferito in alcuni articoli". Lo scrive l'Istituto in una nota, precisando che lo stesso Inail non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia che ha contratto né a rilasciare una certificazione che attesti o meno questa correlazione". Fino al 31 dicembre 2023, prosegue l'Inail, "l'assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti ha continuato a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa dell'istituto Inpgi, che non prevede la tutela dalle malattie professionali. Da gennaio 2024, invece, i giornalisti dipendenti sono tutelati dall'assicurazione obbligatoria Inail sia contro gli infortuni sul lavoro sia contro le malattie professionali manifestatesi a partire dalla stessa data".
"Con riferimento a quanto riportato in alcuni articoli dedicati alla vicenda del giornalista Franco Di Mare, che ha fatto comprensibilmente scalpore perché coinvolge un professionista di riconosciuto valore colpito da un tumore a lunga latenza e particolarmente aggressivo come il mesotelioma pleurico, provocato dall'esposizione all'amianto, spiega l'Inail, occorre fare alcune precisazioni sul ruolo dell'Istituto".
"L'Istituto - si legge nella nota - è venuto a conoscenza del caso alla fine dello scorso mese di ottobre, durante il periodo transitorio di passaggio dalla tutela dell'Inpgi, l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, a quella dell'Inail. Come stabilito dalla legge di bilancio 2022, fino al 31 dicembre 2023 l'assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica ha continuato a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa vigente presso l'Inpgi alla data del 30 giugno 2022, che non prevede la tutela dalle malattie professionali. Dal primo gennaio 2024, invece, i giornalisti dipendenti sono tutelati dall'assicurazione obbligatoria Inail sia contro gli infortuni sul lavoro sia contro le malattie professionali manifestatesi a partire dalla stessa data".
"Per quanto riguarda nello specifico Franco Di Mare l'Istituto all'inizio di dicembre non ha potuto fare altro che prendere atto che si trattava di "persona non tutelata" ai sensi della normativa Inpgi. Per questo motivo l'Inail, conclude la nota - non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia che ha contratto nè a rilasciare una certificazione che attesti o meno questa correlazione".