A "Le Iene" la testimonianza di Simona Vergaro dopo l'arresto del compagno
Inseguita nuda per strada e picchiata con una spranga di ferro. È quanto racconta di aver subito la giovane Simona Vergaro dal suo fidanzato Algero Corretini, meglio conosiuto come il rapper 1727 o "Fratellì".
Dopo aver conquistato il web grazie a un incidente con la sua auto in diretta Instagram, il suo successo avrebbe preso una svolta inaspettata dopo la presunta aggressione che avrebbe causato alla donna 30 giorni di prognosi e un timpano dal quale sostiene di non sentire più.
"Quando una persona ti mette le mani addosso per la prima volta devi allontanarlo, cosa che io non ho fatto - racconta in esclusiva a "Le Iene", dopo l'arresto del rapper - Era geloso di tutti, sono arrivata al punto di bloccare i contatti di tutti i miei amici e di cambiare numero di telefono".
La testimonianza non finisce qui, perché la donna sostiene di essere stata a lungo controllata con delle telecamere quando l'influencer non era in casa con lei, passando poi alle aggressioni: "La prima volta è successo ad agosto, mi ha messo le mani intorno al collo e io stavo per perdere i sensi. C'è stata anche una volta in cui mi ha tirato l'alcol addosso".
Infine l'episodio che ha portato all'arresto del ragazzo: "Mi ha voluto umiliare, ha preso il mio telefono per chiamare mio padre mentre mi picchiava e lui ha sentito. Poi ha preso dal ripostiglio una cosa di ferro e ha iniziato a darmela addosso per una ventina di volte. È stato sopra di me per 10/15 minuti".