Nel Sediglianese e in tutto il Medio Friuli è in atto l'invasione di questi insetti "alieni". E mentre la popolazione invoca la disinfestazione aerea, i Comuni si appellano alla Regione
Calamità naturale. Sedigliano e gli altri Comuni del Medio Friuli in provincia di Udine sono in ginocchio: le cimici asiatiche hanno invaso campagne e città, spuntano ovunque, anche dalla doccia, mentre la produzione frutticola e orticola ha subito danni per il 40%. I cittadini sono esasperati: contro questo insetto cinese non esistono antagonisti naturali e anche la disinfestazione aerea con gli elicotteri poco potrà fare. Ai sindaci non resta che chiedere la calamità naturale alla Regione.
Altro che piaghe d'Egitto, altre che cavallette, che pur ci sono e in gran numero. Più devastante di Attila e della calata degli Unni ci sono solo le cimici cinesi e, dopo l'allarme di Coldiretti su tutto il Nord Italia, è dal Medio Friuli che si alza il grido d'aiuto.
Portavoce della richiesta di calamità naturale avanzata alla Regione Friuli, come riporta Il Messaggero Veneto, è il vicesindaco e assessore all’Agricoltura di Sedegliano, Maurizio Rinaldi: "Oltre ai danni ingenti, ancora non quantificati, provocati al comparto agricolo, con un’incidenza negativa di oltre il 40% sulle produzioni frutticole e orticole, ci sono i problemi creati alle abitazioni".
Nelle case, intanto, è scattata la psicosi, anche se gli insetti non sono pericolosi per l'uomo. Numerose le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e c'è chi chiede l'intervento degli elicotteri per la disinfestazione dall'alto, come già tentato in Emilia Romagna.