PERSONE EVACUATE

Dal Carso alla Versilia, continua l'emergenza incendi | Trieste isolata, bloccate le vie d'accesso: lavoratori lasciano la città via mare

L'appello del sindaco di Monfalcone: "Se potete non uscite di casa". Evacuate diverse famiglie in Friuli e in Toscana

20 Lug 2022 - 15:44
 © Ansa

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Continua l'emergenza incendi in Italia. Un rogo di grande estensione è divampato nella zona del Carso, costringendo alla chiusura temporanea di tratti di autostrada e all'evacuazione di diverse famiglie. E, a causa della densità di fumo presente nell'aria, la sindaca di Monfalcone (Gorizia) ha rivolto attraverso i canali social un appello alla cittadinanza: "Se potete non uscite di casa". Particolarmente drammatica la situazione di Trieste, che risulta isolata per il blocco dell'autostrada e della statale 14. Le persone rimaste bloccate continuano a lasciare la città via mare. Sono inoltre a rischio le reti elettrica e dell'acqua in alcune zone del capoluogo friulano. In Versilia circa 200 persone sono state evacuate a causa delle fiamme. Incendi anche a Bolzano, in Sicilia e nell'Italia centrale.

Fiamme sul Carso in Friuli Venezia Giulia, paura da Monfalcone a Trieste

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© Ansa  | Il rogo sul Carso visto dal mare a Grado
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© Ansa | Il rogo sul Carso visto dal mare a Grado

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L'ulteriore evacuazione di alcune famiglie nella zona del Carso è stata riferita dal prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi. Tra le persone allontanate dalle abitazioni figurano anche una donna anziana e due bambini a Iamiano, dopo quelle di martedì sera nell'altra frazione di Doberdò del Lago, Sablici.

Aria irrespirabile a Monfalcone - Il ristagno dell'aria ha provocato un picco notturno elevatissimo di Pm10 nella città di Monfalcone. In molti quartieri l'aria era letteralmente irrespirabile: secondo le rilevazioni dell'Arpa Fvg nella notte di martedì si sono registrati picchi di 1.600 microgrammi per metro cubo, un livello altissimo se si considera che il limite giornaliero è di soli 50 microgrammi. "Se potete non uscite di casa". È l'appello che la sindaca di Monfalcone (Gorizia) Anna Maria Cisint ha rivolto attraverso i social alla cittadinanza.

Chiuso lo stabilimento della Fincantieri - Nel comune friulano non si terrà il mercato e non verrà svolta alcuna attività all'aperto per i centri estivi. Sarà anche inattivo lo stabilimento della Fincantieri: circa tremila dipendenti resteranno a casa. Per loro scatta la Cassa integrazione ordinaria. Il Gruppo ha precisato che la misura è stata adottata a tutela della salute dei lavoratori. Sebbene il fumo vada diradandosi con il passare delle ore, la qualità dell'aria, ritenuta insalubre, è tale da sconsigliare l'attività lavorativa.
 

Incendi sulle colline della Versilia: circa 200 persone evacuate

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© Vigili del Fuoco
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Evacuate una ventina di abitazioni a Doberdò del Lago - I vigili del fuoco dell'intero Friuli Venezia Giulia hanno lavorato, per tutta la notte di martedì, assieme ai colleghi sloveni, alla Guardia forestale e alla Protezione civile per arginare il rogo divampato sul Carso. L'assenza di vento ha favorito l'azione di difesa delle case di Sablici, la frazione di Doberdò del Lago (Gorizia) da cui sono state evacuate una ventina di abitazioni.

Ancora chiusa autostrada tra Redipuglia e Sistiana - Sono ancora chiuse al traffico l'autostrada A4, nel tratto tra Redipuglia e Sistiana, la strada del Vallone e la ferrovia Venezia-Trieste nel tratto tra Monfalcone e Duino Aurisina. Per spegnere le fiamme, si sono nuovamente alzati in volo i Canadair, gli elicotteri dei Vigili del fuoco e della Protezione civile Fvg.

Esclusa ipotesi incendio doloso - In merito alle cause del rogo, sembra escludersi al momento l'azione di piromani o comunque l'ipotesi del dolo: il primo focolaio pare sia stato innescato dalle scintille provocate dalla frenata di un treno. Il forte vento che spirava in quel momento sul Carso e la vegetazione secca hanno alimentato rapidamente le prime fiamme. 

Incendi sulle colline della Versilia: circa 200 persone evacuate

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200 persone evacuate in Versilia - Al momento il bilancio dei danni alle infrastrutture causati dal rogo boschivo scoppiato martedì sulle colline di Massarosa (Lucca) è di 7 abitazioni interessate dalle fiamme e alcuni annessi agricoli. Nessuna persona coinvolta ma ci sono circa 200 persone evacuate dalle abitazioni in zone ritenute non sicure. Come ha raccontato il presidente della Toscana Eugenio Giani su Telegram, sono "ripartiti i mezzi della flotta aerea antincendio regionale e nazionale per aggredire il fronte del fuoco con 5 Canadair e 5 elicotteri senza sosta". 

Situazione ancora critica a Miglianello, Pieve a Elici e Montigiano - Nella notte di martedì, come hanno spiegato i vigili del fuoco, a causa del vento i fronti di fiamma si sono rinforzati e, mutando direzione, sono arrivati sino agli abitati di Miglianello, Pieve a Elici e Montigiano. Sono scattate così altre evacuazioni - con l'aiuto di pompieri, protezione civile, carabinieri e polizia locale - per i nuclei abitati direttamente minacciati dalle fiamme: una parte, circa 80, sono stati alloggiati presso la scuola a Massarosa, molte altre in altre strutture e accolte da parenti e amici. Ancora attivo anche il fronte di Fibbialla. È stata invece riaperta nella notte la bretella autostradale Lucca-Viareggio che collega l'A11 con l'A12.
 

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