L'iniziativa di Rodolfo Ziberna, dopo "dati a dir poco allarmanti" relativi ai contagi da Covid sul territorio e "all'apprensione derivante dalla vicinanza con la Slovenia"
"Sono convinto che la misurazione della temperatura corporea e la verifica del Green pass a chi si reca in Italia dall'estero rappresentano delle misure basilari di buon senso a tutela di tutta la cittadinanza. Mi rivolgo pertanto a voi per verificare la possibilità che il governo si attivi in questa direzione". E' quanto scrive in una lettera indirizzata al ministero dell'Interno e al ministero della Salute, il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, riferendosi a "dati a dir poco allarmanti" relativi ai contagi da Covid sul territorio e "all'apprensione derivante dalla vicinanza con la Slovenia dove, a fronte una percentuale di circa 50% di vaccinati, su 100 tamponi effettuati si registra un caso di positività al Covid pari addirittura a 40".
Il sindaco sottolinea "da subito e con forza l'assoluta contrarietà all'introduzione di barriere fisiche", ma chiede verifiche anche perché - sostiene - "i continui e reciproci attraversamenti del confine italo-sloveno non sono certo di aiuto in quanto contribuiscono inevitabilmente ad accelerare la propagazione dei contagi dal momento che alla frontiera non è prevista l'applicazione di alcuna tipologia di controllo".
"Mi permetto inoltre di suggerire - conclude - di demandare alle Regioni, qualora ve ne fosse necessità, la facoltà di consentire l'accesso ai luoghi chiusi esclusivamente alla popolazione vaccinata e non semplicemente ai detentori di Green pass. Le persone vaccinate infatti oggi tendono a evitare certi luoghi per il timore di essere contagiati da chi, pur avendo effettuato il tampone il giorno prima, potrebbe nel frattempo aver contratto il virus".