Alessio Sanda, 9 anni, aveva seguito a scuola un corso su che fare in caso di emergenza radon. Ha riconosciuto il pericolo quando c'è stata una fuga di monossido mettendo in salvo papà, mamma e sorelle
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Poteva essere l'ennesima tragedia di una famiglia intera distrutta da una fuga di gas. E invece è stata la storia di un piccolo-grande gesto di eroismo. Alessio Sanda, 9 anni, di Monfalcone, grazie alle istruzioni ricevute in classe dalla preside, è riuscito infatti a riconoscere il pericolo, a salvare papà, mamma e le due sorelline e a chiamare i soccorsi.
A raccontare quello che è successo in provincia di Gorizia è il "Corriere della Sera". La storia a lieto fine è merito di una lezione fatta alla quarta elementare dell'istituto comprensivo Ezio Giacich di Monfalcone. E' in questa occasione che Alessio impara come ci si deve comportare in caso di fuoriuscita di gas, applicando alla perfezione gli insegnamenti ricevuti.
A casa Sanda, come racconta papà Cristian, 36 anni, muratore, infatti, in un lunedì come tanti altri ecco che sta per accadere l'irreparabile. C'è una fuga di gas, ma nessuno se ne accorge. A sentirsi male per prima è la piccola Noemi, di soli tre anni. Ha gli occhi girati, dal naso le escono schiuma e sangue: il padre corre in bagno, la mamma chiama il 118. Ma nessuno dei due adulti si accorge della vera origine dell'improvviso malore della bimba.
Ecco infatti che cade a terra pure la mamma, e poi anche il papà perde i sensi. E' Alessio che si rende conto della vera natura del pericolo perché, racconta, "venivo da una stanza pulita. Mi sono tappato il naso, ho aperto le finestre, ho portato fuori dalla cucina l'altra mia sorellina, Sabina, tre mesi". Con la mamma svenuta, il ragazzino afferra il cellulare e chiama l'ambulanza, poi esce ad aspettare. "Mi sono solo ricordato di quello che ci aveva detto la preside in classe, a quella lezione".
In realtà in quell'occasione si era parlato di radon, gas tossico e radioattivo, ma non importa: Alessio ha capito che il pericolo veniva anche in quell'occasione dall'aria e così ha eseguito tutto quello che era stato detto di fare in caso, appunto, di emergenza radon. E' stata questione di pochi minuti: Noemi è stata portata via dal soccorritore quando era già in shock cardiorespiratorio, dice la mamma, Elisabetta, di 31 anni. E adesso i Sanda, che hanno passato due giorni in camera iperbarica, sono a casa di amici, perché la loro casa è sotto sequestro. Ma sono tutti salvi. E vivi.