Era ubriaca la soldatessa che ha investito e ucciso un 15enne a Pordenone
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La giovane, accusata di omicidio stradale, è ai domiciliari nella base Usaf di Aviano. Nelle prossime ore l'udienza di convalida: solo successivamente si saprà se sarà processata in Italia o negli Usa
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La soldatessa americana di 20 anni che ha investito e ucciso un ragazzo di 15 anni, nella notte tra sabato e domenica a Porcia (Pordenone), era ubriaca. L'alcoltest ha dato esito positivo: il tasso alcolemico nel sangue era pari a 2,09 grammi per litro, 4 volte il limite consentito. Il quadro accusatorio nei confronti della 20enne non cambia radicalmente. ma si aggrava la sua posizione.
La giovane è agli arresti domiciliari all'interno della Base Usaf di Aviano, dove è in servizio, dopo l'arresto facoltativo, previsto dal codice penale, compiuto ieri dai carabinieri. Per lei l'accusa è quella di omicidio stradale, e nelle prossime ore dovrebbe tenersi l'udienza di convalida dell'arresto. Successivamente si capirà se la 20enne proseguirà il percorso giudiziario in Italia o nel suo Paese, come spesso accade in base ad accordi internazionali per i militari statunitensi all'estero.
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Intanto sulla pista ciclabile di Porcia, nel luogo in cui Giovanni Zanier è stato travolto e ucciso, tante persone si fermano per un momento di silenzio o per posare un mazzo di fiori. Tra questi anche il sindaco del piccolo centro friulano, Marco Sartini, che ha invitato a evitare polemiche sul fatto che la sua amministrazione abbia deciso di spegnere l'illuminazione pubblica a partire dalle due di notte per consentire un risparmio energetico.
Alla famiglia del 15enne è arrivato, attraverso una nota, anche il cordoglio del comandante della base americana, generale Tad Clarck, che ha espresso "il suo sentito cordoglio e vicinanza ai familiari della giovane vittima e alla comunità italiana".