L'uomo è stato trovato dall'ufficiale giudiziario giunto nell'appartamento per eseguire un'ingiunzione di sfratto. Il 39enne aveva perso il lavoro
© ansa
Da 10 mesi non pagava l'affitto e nemmeno le bollette. Così dopo svariate telefonate e tentativi di parlare con l'affittuario, il padrone di casa ha deciso di avviare l'ingiunzione di sfratto. Il 39enne, Dario Celio, era però morto. A ritrovare il cadavere, sul letto, è stato l'ufficiale giudiziario. L'uomo era deceduto da mesi e nessuno se ne era accorto. E' il dramma della solitudine avvenuto nella frazione di Susà, a Pergine (Trento). Sul caso sono in corso gli accertamenti dei carabinieri.
Gli abitanti del paese hanno espresso stupore per l'accaduto. Secondo i vicini di casa l'uomo, di origine veneta, era venuto ad abitare in Trentino da circa tre anni, era schivo e di poche parole, ed era difficile capire se abitasse nella casa o si fosse trasferito. Le imposte della finestre - dicono - erano sempre chiuse. Pare che l'uomo da tempo avesse perso il lavoro di infermiere e fosse entrato in crisi.