Ad accorgersene il marito dell'anziana morta dopo l'intervento del 118. Nella bara l'uomo ha trovato il corpo di un'altra donna
Un terribile scambio di persone decedute a Trieste: una settantenne, Vera Vidali, è stata scambiata con Nivea Vidali. L'errore è avvenuto a causa del cognome uguale. Vera ha ricevuto il funerale e la cremazione, peccato che i parenti presenti alle esequie non fossero i suoi ma quelli di Nivea. A scoprire l'errore è stato il marito di Vera, che, il giorno del suo effettivo funerale, non ha più trovato il suo corpo.
La vicenda - Ma la storia di Vera Vidali è ben più tragica. Era deceduta il 10 marzo dopo l'intervento del 118: le avevano diagnosticato un'influenza, consigliandole di prendere una tachipirina, ma invece è venuta a mancare poche ore dopo, nella notte, per un grave problema cardiaco. Le esequie erano state posticipate proprio per effettuare l'autopsia sul corpo della donna e per indagare sulle cause della morte. Ma, giunto il giorno del suo funerale, il corpo non è più stato trovato. Mario Cappelli, il marito, incredulo, l'ha cercato dappertutto, per poi scoprire che Vera era stata cremata per errore al posto di Nivea. Le due donne avevano lo stesso cognome: Vidali.
Lo scambio avvenuto per errore - Secondo una ricostruzione, ad effettuare lo scambio di persona sarebbero stati gli addetti della società di onoranze funebri, che non avrebbero controllato il nome di Nivea Vidali, l'anziana che avrebbero dovuto cremare, ma solo il cognome. A loro giudizio le condizioni del cadavere non consentivano un’esposizione decorosa nella bara. Infatti avevano davanti non Nivea bensì Vera, il cui corpo era stato tenuto nelle celle frigorifere per oltre un mese e mezzo pronto per l'autopsia. Non è stata fatta perciò nessuna verifica sul cadavere della donna e per questo la famiglia di Nivea non ha potuto accorgersi dell'errore in tempo.
Il calvario di Mario Cappelli - Per il marito della signora Vera questo è un vero e proprio calvario, dopo la sua morte avvolta nel mistero, ora Mario Cappelli non potrà più darle l'ultimo saluto, attraverso le esequie e la sepoltura. Ma l'uomo chiede giustizia e ha sporto denuncia in Procura sia per far luce sulle cause del decesso della moglie, sia per lo scambio di persona.