sliding doors: destini diversi a poche decine metri

Funivia Faito, i sopravvissuti: "Un balzo improvviso come un vuoto d'aria, poi..."

Nella cabina rimasta sospesa a valle sono stati messi in salvo studenti Erasmus e una famiglia tedesca con tre figli. Il turista rimasto ferito nella cabina precipitata è intubato e sedato "ma stabile nella sua gravità". Ecco chi sono le vittime

18 Apr 2025 - 19:23

"C'è stato un balzo improvviso come un vuoto d'aria, poi la funivia si è fermata e ha cominciato a dondolare. Dall'interno non abbiamo capito cosa stesse succedendo". Sono ancora sotto shock i sopravvissuti alla tragedia della funivia del Monte Faito, nel Napoletano. Le prime parole di quanto accaduto arrivano su Il Mattino da Elisa, studentessa Erasmus che con tre amici di università, due ragazzi tedeschi e una francese, erano sulla cabina rimasta sospesa a valle dopo che il cavo di trazione dell'impianto si è spezzato, causando 4 vittime e un ferito grave. Quest'ultimo, come riporta l'ultimo bollettino medico, risulta "in condizioni stabili, pur nella sua gravità" e resta in prognosi riservata e intubato "per la protezione delle vie aeree, ventilato meccanicamente in sedazione profonda". E' un turista israeliano di 30 anni, Thabet Suliman, che, con la sorella 26enne, Janan Suliman, deceduta nell'impatto al suolo, era a bordo della cabina a monte che è precipitata. Tra le vittime anche Carmine Parlato, il macchinista, e una coppia di britannici. Due cabine, dunque, la vita e la morte separati da pochissimo.

Il racconto dei sopravvissuti

 Con gli studenti Erasmus c'era anche una famiglia tedesca di 5 persone. Tutti imbracati e fatti scendere dalla cabina rimasta sospesa sulla stazione di Castellammare di Stabia, a pochi metri da terra. Nessuno di loro ha riportato ferite, solo un enorme spavento. "Stiamo bene, certo i bambini si sono spaventati", raccontano a Il Mattino i turisti tedeschi. "Credo sia andato tutto bene - aggiungono - solo Kean ha riportato una piccola escoriazione sulla mano".

Sul Faito è andata in scena una sorta di sliding doors. Nove persone, otto turisti e l'operatore che si trovava sulla cabina a valle, si sono salvati dopo lo stop improvviso provocato dal freno di emergenza in seguito alla rottura del cavo di trazione. Sono scesi con un verricello, tra sorrisi, sollievo per lo scampato pericolo e selfie a immortalare la vittoria della lotteria della vita. Si sono salvati proprio perché erano saltati su una cabina diversa da quella precipitata. Ignoravano e come loro nessun altro in quei momenti ancora, la tragedia che a poche decine di metri da loro si era verificata con il crollo della cabina a monte sulla quale evidentemente non ha funzionato il freno di emergenza.

Tragedia del Monte Faito, il crollo della funivia

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© Withub

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Le vittime

 Come ha raccontato il presidente Eav Umberto De Gregorio, "la cabina a monte è avanzata fino al pilone successivo e si è schiantata a tutta velocità". Quando sono iniziate le ricerche "si è pensato che fosse nella nebbia", poi la tragica scoperta, resa ancora più complicata dalla impervia conformazione del luogo. Delle quattro vittime, di tre sono state diffuse le generalità. La prima vittima accertata è Carmine Parlato, nato a Vico Equense, residente a Napoli con moglie e figlio, 59 anni, dipendente Eav, l'azienda di trasporto campana che gestisce la funivia. La britannica Elaine Margaret Winn, 58 anni, era in gita sul Faito con il marito, anche lui deceduto. Ferito gravemente un giovane israeliano, Thabet Suliman, mentre è morta la sorella, Janan.

Il giorno del dolore

 Per Castellammare di Stabia, questo venerdì santo, è il giorno del dolore. Dopo la tragedia della funivia la città si è risvegliata sotto in cielo grigio. In piazza Unità di Italia, antistante la stazione della Circumvesuviana e della funivia del Faito, c'è un via vai di mezzi dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine mentre un elicottero sorvolato tutta l'area alle pendici del monte Faito. Dolore e sconcerto tra i passanti. Tutti però si pongono una sola domanda: come è potuto succedere. Un quesito al quale si potrà dare una risposta solo quando gli investigatori, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, avranno ultimato tutti i rilievi necessari.

Intanto il sindaco ha annunciato il lutto cittadino e ha dato disposizione agli uffici di predisporre gli atti. Già sospese tutte le iniziative previste per la Pasqua.

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