Tra le ipotesi al vaglio della Procura sia quella dell'errore umano sia quella della manomissione dei freni per evitare nuovi stop
Una foto dei rottami della cabina precipitata dalla funivia Stresa Mottarone mostra che nel freno di emergenza è presente il "forchettone". Si tratta di un gancio che impedisce alle ganasce di stringersi e al freno di entrare in azione. Il "forchettone" viene usato solo durante le operazioni di manutenzione e comunque con la cabina vuota.
Cos'è il forchettone - Il forchettone viene usato solitamente per il giro di prova - quando le cabine sono vuote - per evitare a un operatore di doversi spostare, nel caso in cui scatti il freno (anche per un momentaneo blackout o un guasto al sistema idraulico), per raggiungere la cabina bloccata lungo il percorso. Se il forchettone è montato la cabina riesce a scendere, se non c'è occorre andarla a sbloccare manualmente. Con i passeggeri a bordo il blocco deve essere tolto, in modo che il freno sia in grado di funzionare.
Errore umano o manomissione? - La procuratrice Olimpia Bossi che indaga sulla vicenda racconta un dettaglio che potrebbe diventare fondamentale: "Il giorno prima la funivia si è bloccata e c'è stato un intervento per rimetterla in funzione. Se questo sia collegato o meno ancora non lo sappiamo". Quando entrano in azione i freni di emergenza vanno per forza sbloccati a mano. Se il forchettone sia stato magari lasciato inserito per evitare il blocco è tutto da stabilire ma la procura dice che questa ipotesi è al vaglio. Per questo tra le ipotesi c'è anche quella dell'errore umano.
Le revisioni - Il gruppo Leitner di Vipiteno (Bolzano) che si occupa della maggior parte delle revisioni periodiche sulla funivia di Stresa Mottarone ha fatto sapere che gli ultimi controlli sono stati eseguiti a fine marzo e che a dicembre è stata fatta una simulazione della rottura della fune traente con conseguente attivazione del freno d'emergenza.
© IPA
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