Operazione congiunta della Polizia di Stato e dei Carabinieri, si tratta di due cittadini di nazionalità romena
Due persone sono state fermate nell'ambito delle indagini di squadra mobile e carabinieri di Arezzo per i furti messi a segno nelle ditte del settore orafo di Arezzo e provincia. Si tratta di due uomini, entrambi di nazionalità romena, provenienti da fuori della provincia, per i quali il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per un colpo messo a segno il 28 novembre e per un tentato furto del 22 novembre. Scoperto anche il covo che sarebbe stato utilizzato dalla banda.
L'attività degli investigatori si sarebbe concentrata sulla segnalazione di un uomo sospetto in un bar con abiti e scarponcini sporchi di fango che chiedeva di poter effettuare una chiamata. Fermato dai militari, sarebbero emersi collegamenti con il colpo messo a segno nei dintorni. Nel corso degli ulteriori accertamenti, è stata fermata un'auto Lancia Y, con a bordo il secondo arrestato, che procedeva "in maniera irregolare e con fare circospetto nei pressi di una strada sterrata", "presumibilmente utilizzata nella notte dai ladri per darsi alla fuga nelle campagne dopo il furto". Le indagini poi sviluppate dai carabinieri e polizia hanno portato "in poche ore ad individuare anche il covo utilizzato dalla banda fuori provincia e dove, all'esito di una perquisizione, sono stati trovati elementi che hanno ricondotto in modo inequivocabile ai ladri.
Il prefetto di Arezzo ha voluto esprimere un plauso "all'attività d'indagine congiunta e coordinata svolta dal gruppo interforze e per i risultati raggiunti" da polizia e carabinieri.