Il piccolo, a soli due anni, lotta contro una malattia rarissima. Ora per lui si accende una seconda speranza di vita, come ha comunicato la famiglia via Facebook postando la borsa con le cellule del donatore
E' la borsa della speranza quella postata poche ore fa sulla pagina Facebook di "Gabry Little Hero", il piccolo milanese di due anni che lotta contro una malattia rarissima fin dalla nascita e che deve tutto a un trapianto di midollo. Dopo l'annuncio delle settimane scorse del padre sulla disponibilità del donatore, la lieta novella: "Gabry ha ricevuto il suo dono, è una nuova nascita", si legge su Facebook. Con, però, un cauto ottimismo: "Non è ancora il momento di esultare; passeranno diversi giorni per capire se c'è stato attecchimento o meno". Ma il pensiero va al "salvatore". "Ci sentiamo di ringraziare l'angelo qui in terra - conclude la famiglia, - che ha deciso di essere quell'uno su 100.000 per dare una seconda speranza di vita a Gabriele".
La notizia a trapianto avvenuto - "Una nuova nascita", scrivono i genitori di Gabriele su Facebook dando la notizia a trapianto avvenuto e ripercorrendo quei momenti. "Abbiamo aspettato tanto questo giorno e finalmente con immensa gioia possiamo dirvi che è arrivato; Gabry ha ricevuto il suo dono. Un momento forte, reso ancor più carico di emozione dall'incitamento delle mamme degli altri ospiti e dallo stesso staff medico che ha guidato con professionalità e viva partecipazione tutte le fasi dell'infusione".
"Non è ancora il momento di esultare - frena la famiglia; - come ormai ben sapete passeranno diversi giorni per capire se c'è stato attecchimento o meno. Ancor più lunghi saranno i tempi per uscire dalle camere sterili. Tuttavia stasera ci sentiamo di ringraziare l'angelo qui in terra che ha deciso di essere quell'uno su 100.000 che potrà dare una seconda speranza di vita a Gabriele".
Sifd, venti casi al mondo - La malattia genetica rarissima di cui soffre dalla nascita Gabriele è la Sifd, l'anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B. Causa febbri periodiche e ritardo dello sviluppo. Sono venti i casi registrati nel mondo e quello del bimbo milanese è l'unico in Italia.
Una volta trovato, il suo gemello genetico aveva chiesto un rinvio per la donazione. Ma ora, superati tutti gli ostacoli, il bimbo e la sua famiglia potranno finalmente iniziare a progettare una vita fuori dall'ospedale.