Il meccanismo dell'"esterovestizione" dei veicoli verso i Paesi dell'Est permette di non pagare tasse, bollo e contravvenzioni
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I "premi insostenibili" per le assicurazioni dei veicoli "favoriscono il fenomeno dell'evasione assicurativa con tante sigle straniere: su 50mila targhe polacche circolanti in Italia, 35mila si registrano solo a Napoli e provincia". Ne è convinto Antonio Coviello, ricercatore Cnr-Iriss e Garante Nazionale degli Assicurati. Il meccanismo per avere targhe straniere è semplice: le agenzie provvedono a rottamare l'auto in Italia e a consegnare documenti, targhe di un altro Stato e un contratto di noleggio. Se al nord Italia l'"esterovestizione" dei veicoli verso i Paesi dell'Est (Polonia e Bulgaria) permette di non pagare tasse, bollo, revisioni e contravvenzioni, al sud serve soprattutto per abbattere gli alti costi delle assicurazioni.
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Secondo Coviello, in audizione giovedì alla Commissione Finanze della Camera, ci vorrebbe "una maggiore equità tra gli automobilisti". "Oggi - ha spiegato - le tariffe sono differenziate in ragione di diversi elementi di rischio, uno dei quali è relativo alla residenza del proprietario del veicolo. Automobilisti con il medesimo stile di guida sono soggetti a premi assicurativi diversi in ragione del potenziale di rischiosità del territorio di residenza. Quelli residenti a Prato o Napoli affrontano costi assicurativi più elevati rispetto agli omologhi residenti a Belluno o Enna, nonostante il loro analogo comportamento indenne da sinistri".
Lo studioso ha suggerito azioni utili per eliminare fenomeni di evasione o ricorso improprio a targhe straniere. "La logica della 'mutualità, tipica dell'assicurazione, in caso di premio medio nazionale porterebbe evidentemente a un decremento del premio assicurativo in alcune province, ma andrebbe a discapito di altre dove necessariamente i premi aumenterebbero".
Coviello ha evidenziato che il problema "nasce nel caro tariffe e la difficoltà economica di qualsiasi consumatore medio che deve assicurarsi per la prima volta. Premi insostenibili non solo per uno studente, ma per qualsiasi famiglia, che porterebbero anche all'evasione Rca".
Il deputato Avs, Francesco Borrelli, ha proposta una legge per l'istituzione di un premio minimo su base nazionale per chi non fa incidenti da un decennio. "La Campania è la Regione in cui si è registrato l'aumento più consistente per quanto riguarda il costo delle Rc auto". Il motivo? "Qui vengono scoperte di continuo organizzazioni truffaldine che aggiungono ulteriore danno al territorio e agli automobilisti onesti e perché - ha spiegato Borelli a Il Mattino - talvolta è la stessa politica delle compagnie assicurative a eludere una serie di serrati controlli preventivi che certamente contribuirebbero a soffocare sul nascere buona parte delle tentazioni illecite. I controlli vanno fatti a monte".