Un dato, secondo il rapporto che verrà presentato il 21 giugno al Parlamento, che pone "seri interrogativi di legittimità"
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Di tutti i migranti trattenuti nei Centri di permanenza temporanei per i rimpatri, solo il 50,88% è stato effettivamente rimpatriato lo scorso anno. Un dato, secondo il Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma, che "pone seri interrogativi circa la legittimità di un trattenimento finalizzato a un obiettivo che si sa in circa nella metà dei casi non raggiungibile". Il dato è in linea con gli anni precedenti.
Nel corso degli anni, secondo il rapporto che il garante presenterà al Parlamento il 21 giugno, la percentuale di rimpatri non è infatti stata dissimile da quella del 2020: 50% nel 2011, 2012 e 2013; 55% nel 2014; 52% nel 2015; 44% nel 2016; 59% nel 2017; 43% nel 2018; 49% nel 2019.
Complessivamente i rimpatri di migranti nel 2020 sono stati 3.351, una cifra che deve comunque tenere conto del periodo di lockdown e quindi di chiusura delle frontiere.