I carabinieri di Milano hanno ascoltato non solo il fratello di Chiara Poggi, Marco, ma anche altri amici del gruppo di cui faceva parte anche il 37enne di nuovo indagato. Il legale di Sempio: "Indagine frutto di macchinazione"
Nelle nuova indagine della procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, in cui l'amico del fratello, Andrea Sempio, è indagato per omicidio in concorso con ignoti, i carabinieri rianalizzeranno tutte le tracce repertate. L'obiettivo è quello di sviluppare quelle tralasciate nell'inchiesta per cui Alberto Stasi sta scontando 16 anni di carcere. Poiché le tracce individuate, in particolare sulla scena del crimine, sono molteplici, si ipotizza spunteranno più "ignoti". Si svilupperà anche il secondo profilo del Dna trovato anni fa sulle unghie di Chiara, che allora non fu possibile profilare.
Intanto Andrea Sempio si è recato in caserma Montebello a Milano, dove si è sottoposto al test coatto del Dna (dopo aver rifiutato di farlo spontaneamente). Sempio, circondato dai giornalisti, non ha rilasciato dichiarazioni ed è stato scortato a fatica dai carabinieri fino al taxi.
"L'indagine del 2017 è stata una macchinazione, è stata il frutto di una macchinazione della difesa", ha detto l'avvocato Massimo Lovati, legale di Sempio. Gli è stato fatto il test salivare senza alcun altro atto, ha spiegato. "Le impronte gliele hanno fatte l'altra volta. Di quali reperti parliamo? - ha proseguito - ma a che cosa vogliamo paragonarlo, a quelli di oggi?".
Sul fronte delle indagini, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, delegati dalla Procura di Pavia, hanno ascoltato non solo il fratello Marco, ma anche altri amici del gruppo di cui faceva parte Andrea Sempio, il 37enne di nuovo indagato per il delitto in concorso con altri soggetti o con Alberto Stasi, quest'ultimo già condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.
Il fratello Marco Poggi è stato sentito mercoledì. Gli investigatori si sarebbero recati a casa sua, nel Pavese, dove l'uomo vive. Nell'ambito delle indagini sono già stati ascoltati alcuni di coloro che, all'epoca del delitto, facevano parte della compagnia di Marco Poggi e Andrea Sempio, che conoscevano anche la vittima. Verranno inoltre riconvocate tutte le persone già sentite in passato.