tornerà in cella solo la sera

Garlasco, concessa la semilibertà ad Alberto Stasi | La mamma di Chiara Poggi: "Speriamo di non incontrarlo mai"

Il 41enne potrà stare fuori dal carcere parte del giorno, non solo per lavorare ma anche per attività di reinserimento sociale. I legali dopo l'ok del Tribunale di Sorveglianza di Milano: "A noi interessa più la verità della libertà"

11 Apr 2025 - 19:53

Alberto Stasi ha ottenuto la semilibertà. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il 41enne, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi nel 2007 a Garlasco, potrà stare fuori dal carcere parte del giorno, non solo per lavorare ma anche per attività di reinserimento sociale, e dovrà tornare la sera a Bollate

I giudici: "Stasi ha sempre mostrato sofferenza per Chiara"

 Secondo i giudici, Stasi in carcere a Bollate da più di 10 anni ha tenuto "un comportamento in linea con l'accettazione della condanna" definitiva a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Chiara Poggi, di cui ha sempre negato ogni responsabilità, e "ha sempre manifestato empatia e sofferenza verso" la vittima. "Alberto è molto contento, lo champagne lo teniamo per i prossimi step, cioè Pavia: non avete capito che ha noi interessa più la verità della libertà", hanno commentato i legali di Stasi.

La mamma di Chiara Poggi: "Speriamo di non incontrare mai Stasi"

 La notizia della concessione della semilibertà ad Alberto Stasi è arrivata a casa Poggi, a Garlasco, con il telegiornale regionale. La madre di Chiara, Rita Preda, si prepara all'ennesimo assedio di tv e giornali, ma ancora una volta non si sottrae a un primo, telegrafico, commento: "L'abbiamo saputo poco fa - ha detto -. Proviamo solo, ancora una volta, tanta amarezza. Speriamo solo di non incontrarlo mai".

La Procura di Milano aveva chiesto di respingere l'istanza

 La decisione del Tribunale di Sorveglianza è arrivata a 48 ore dall'udienza di mercoledì in cui i legali del 41enne avevano chiesto la semilibertà. La Procura generale di Milano, con la sostituta pg Valeria Marino, aveva chiesto di respingere l'istanza, evidenziando un unico "neo" nel suo comportamento, ossia la mancata richiesta di autorizzazione al magistrato di Sorveglianza per un'intervista a Le Iene il 22 marzo (andata in onda il 30) durante un permesso premio che era stato autorizzato. Per il resto, le relazioni del carcere erano "tutte positive".

Il direttore del carcere sull'intervista: "No infrazioni"

 In un documento agli atti del procedimento, tra l'altro, il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, aveva specificato, "ad integrazione di quanto già inviato" e "qualora utile per la discussione relativa alla misura richiesta", che l'intervista era "stata registrata durante il permesso premio" il 22 marzo e "non si sono rilevate, pertanto, infrazioni alle prescrizioni".

Per i giudici "intervista legittima e pacata"

 Secondo i giudici della Sorveglianza di Milano che hanno dato l'ok alla semilibertà, "per l'intervista non c'era bisogno di alcuna autorizzazione". Come sottolineato dal legale di Stasi, ci sono anche "ulteriori due considerazioni aggiunte dai giudici: non ha alcun divieto di parlare coi giornalisti e quell'intervista aveva dei toni assolutamente pacati. Mettiamo un punto anche su questa strumentalizzazione delle dichiarazioni del procuratore generale, che non erano propriamente quelle che sono uscite. Aveva tutti i requisiti per accedere alla semilibertà e quindi bene così".

Dalla semilibertà all'affidamento in prova

 Per la semilibertà non è necessario il ravvedimento. Stasi, in seguito, potrà provare anche con l'affidamento in prova, che si può richiedere quando il condannato deve scontare non più di 4 anni. E a Stasi, in carcere da dieci anni, mancano solo 4 anni e pochi mesi. In quel caso, se gli sarà concesso anche l'affidamento, niente più carcere e sconterà la restante pena con la misura alternativa alla detenzione, svolgendo lavori socialmente utili. Il fine pena, tenendo conto anche della liberazione anticipata, ossia dello sconto di 45 giorni ogni sei mesi, potrebbe arrivare per lui nel 2028, al massimo nel 2029.

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