Da un'ispezione ministeriale, la cui relazione è stata già trasmessa alla magistratura, emergerebbero "criticità" nel periodo tra il 2021 e il 2022 in cui il generale è stato rappresentante della Difesa a Mosca
Il generale Roberto Vannacci finisce nel mirino della Procura militare per peculato e truffa. L’ispezione ministeriale avrebbe evidenziato diverse "criticità e anomalie", in particolare per le indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene mai organizzate. La relazione, che è stata già trasmessa alla magistratura, mette sotto esame il periodo tra il 2021e il 2022 in cui Vannacci è stato a Mosca come addetto militare. "Sono molto sereno, parlerò nelle sedi opportune", ha detto il generale.
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Durante le verifiche, secondo Il Corriere della Sera, che riguardano la gestione amministrativa dell’ultimo quinquennio, sono stati esaminati i documenti contabili, le email e le diverse attestazioni di servizio. È stato interrogato anche il personale presso la rappresentanza italiana.
Il generale ha percepito l'indennità di servizio all’estero dovuta anche alla presenza dei familiari nella sede di servizio. Le ispezioni hanno evidenziato invece dubbi sulle autocertificazioni di Vannacci e sul fatto che la moglie e le figlie fossero con lui in Russia.
Anche per le feste e cene per le quali Vannacci ha presentato un elenco delle spese sostenute gli ispettori, sempre secondo Il Corriere della Sera, hanno sottolineato "anomalie" con "possibili danni erariali", in particolare per l'uso dell’auto di servizio, una Bmw e per 9mila euro spesi senza giustificazione.
Il generale Vannacci era stato messo già sotto inchiesta interna dell'Esercito avviata dopo le polemiche scoppiate in seguito alla pubblicazione del libro "Il mondo al contrario".
"Ho sentito il generale Roberto Vannacci in queste ore: è abbattuto ma determinato a salvaguardare la sua immagine, il suo operato e la sua onestà". Lo ha detto Domenico Leggiero, presidente dell'Osservatorio militare, all'Agi. "Come si possono fare certe affermazioni?", ha detto il generale, secondo Leggiero, in riferimento alle contestazioni di truffa e peculato. Si tratta, a parere del presidente dell'Osservatorio, "di accuse senza fondamento fatte uscire dal ministero per bruciare politicamente il generale. Ma lui andrà avanti".
"Si tratta della solita inchiesta a orologeria. Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta". Lo fanno sapere dalla Lega.