La sanzione prevista è di 200 euro ma l'assessore alla Sicurezza precisa: "Le persone in stato di bisogno saranno aiutate"
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Una multa di 200 euro a chi sarà beccato mentre rovista nell'immondizia in cerca di cibo. E' la decisione che il comune di Genova ha preso per garantire decoro e pulizia nella città. Il provvedimento ha dato il via ad una polemica perché ad esser colpiti sono i più bisognosi. A calmare le acque è Stefano Garassino, assessore alla Sicurezza di Genova: "La applicheremo con criterio e con rispetto nei confronti delle persone indigenti".
La ratio del provvedimento è di natura igienica "Chi cerca cibo finisce per lasciare rifiuti a terra e questo è un richiamo per i ratti", commenta al Corriere della Sera, l'assessore alla Sicurezza. A chi accusa, poi, di speculare sopra i bisognosi, Garassino risponde: "Ci rendiamo perfettamente conto che, chi si riduce a procurarsi da mangiare in quel modo vive una situazione di disagio. E, infatti, in accordo con la polizia municipale, la regola verrà applicata 'cum grano salis", e con umanità. Le persone in stato di bisogno non saranno di certo multate, ma al contrario aiutate."
Le norme proposte e il decreto Minniti I problemi sul decoro e la sicurezza di Genova riguardano molte città italiane che hanno preso provvedimenti per arginarli in modo efficace. L'amministrazione in carica da meno di un anno, infatti, ha introdotto diverse novità. Tra queste l'applicazione del Daspo urbano in buona parte del centro storico, il Porto antico e piazza della vittoria, prevedendo una multa e, per chi continua a non rispettare le norme, un allontanamento di 48 ore.