Il 25enne, che non si rassegnava alla fine della storia con la ragazza, avrebbe "sostanzialmente confessato" il tentato duplice omicidio della coppia
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Due coniugi sono ricoverati in gravi condizioni al San Martino di Genova per serie ferite al capo e alle braccia, inferte con una roncola. Marito e moglie, Angelo Imporzani e Karin Dupres, sono stati aggrediti nella loro abitazione a San Colombano Certenoli. Il pm ha disposto il fermo per tentato omicidio aggravato a carico dell'ex fidanzato della figlia Giulia, il 25enne Andrea Bandini, nato a Mosca ma con cittadinanza italiana. Il giovane avrebbe "sostanzialmente confessato", rendendo dichiarazioni spontanee ai carabinieri e ribadendo le sue parole anche durante l'interrogatorio davanti al pubblico ministero. Non si rassegnava alla fine della relazione, aveva scritto alla ragazza alcuni messaggi minacciando la madre, il padre e il cane. Dopo l'aggressione, avvenuta domenica sera, si è dato alla fuga ed è stato rintracciato in un rifugio a Santo Stefano d'Aveto.
Il fermato venerdì aveva lasciato la propria abitazione dove si trovava in affitto e aveva deciso di non utilizzare più il telefono per rendersi irrintracciabile. Poi, probabilmente il giorno dopo, si è introdotto in una casa disabitata a pochi metri dall'abitazione dei genitori della sua ex fidanzata, forse per controllarne la routine. Domenica sera, intorno alle 22 ha deciso di concretizzare le minacce nei confronti della sua ex ragazza, ovvero fare del male alla madre e al padre e anche al cane: si è arrampicato lungo la parete esterna fino a raggiungere la terrazza della casa dove, proprio in quel momento, la madre 65 della sua ex stava per chiudere le imposte. L'ha subito colpita con la roncola al viso e alla testa e la donna ha urlato, chiamando il marito in aiuto. Subito dopo il 25enne ha sgozzato il cane. Poi ha colpito con altrettanta veemenza il marito della donna che si trovava in bagno.
Rubate le chiavi dell'auto, l'aggressore è scappato. Dopo poche curve è uscito di strada ed è fuggito a piedi nel bosco. Una segnalazione secondo cui l'uomo si era allontanato verso un rifugio tra i boschi a 2 ore a piedi da Santo Stefano d'Aveto ha portato i carabinieri a raggiungere un rifugio e, dopo avere circondato la struttura, sono entrati. Bloccato, l'uomo è stato sottoposto a interrogatorio in Procura e sottoposto a fermo per tentato omicidio aggravato.