Il sindacato Siap chiede interventi, ma il comandante della polizia municipale replica: "Tutto regolare"
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A Genova i vigili urbani multano i poliziotti che non rispettano il codice della strada mentre sono in servizio. E' successo già due volte. E il Siap, il sindacato di polizia, insorge e chiede l'intervento del questore.
Fermare un ladro in azione richiede rapidità di movimento, soprattutto al volante e, per arrivare veloci sul luogo del delitto, il rispetto delle regole in auto non è così facile. Anche ai poliziotti può così accadere di fare un incidente. A Genova è scattata la tolleranza zero contro i trasgressori in divisa. E' già successo in due occasioni
La prima: un agente a bordo della sua volante si è scontrato contro un veicolo che transitava in direzione opposta. Secondo gli uomini della Municipale, che hanno compiuto le rilevazioni dopo la collisione, il poliziotto stesso non ha rispettato la precedenza. E poco importa, sempre agli occhi dei vigili, che stesse andando nella zona dov’era stato segnalato un ladro. Qualche settimana dopo il conducente della volante ha ricevuto la notifica della decurtazione dei punti, insieme alla sanzione amministrativa.
La seconda multa feroce ha colpito un poliziotto che a bordo di una "moto civetta" doveva notificare una misura cautelare a un uomo accusato di maltrattamenti alla moglie. Secondo le nuove norme del "codice rosso" l'intervento delle forze dell'ordine in questi casi dev'essere più che mai tempestivo. Il poliziotto durante la sua corsa non ha rispettato le distanze di sicurezza ed è finito contro il veicolo che lo precedeva. Dopo l'intervento della Municipale la sanzione gli è stata recapitata a casa.
In questo caso il poliziotto multato si è rivolto al questore Vincenzo Ciarambino che ha fatto ricorso al prefetto.
Sulla vicenda il Siap, uno dei sindacati di polizia, è sul piede di guerra. Il segretario Roberto Traverso non rivendica l'impunità ma chiede che a intervenire sia l'amministrazione di appartenenza. La Municipale, secondo Traverso, avrebbe dovuto scrivere al questore e non sanzionare direttamente gli agenti coinvolti per evitare imbarazzi.
SUL CASO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA PRECISAZIONE DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE, GIANLUCA GIURATO“Alla luce delle affermazioni rilasciate dal sig. Traverso (rappresentante del sindacato SIAP) in riferimento a comportamenti asseritamente illegittimi posti in essere da parte di addetti della Polizia Locale di Genova nei confronti di operatori della Polizia di Stato ritengo doveroso smentire quanto asserito. Gli addetti di Polizia Locale, in particolare in occasione della rilevazione di incidenti stradali, sono tenuti per legge all’accertamento di eventuali responsabilità ed a sanzionare gli eventuali trasgressori. Non è peraltro riconosciuta loro la facoltà di omettere eventuali contestazioni a fronte di eventuali cause di giustificazione (compito questo in capo alla Prefettura o al Giudice di Pace). Ai medesimi obblighi gli addetti di Polizia Locale, in un’ottica di assoluta imparzialità e trasparenza del proprio operato anche nel rispetto delle altre persone coinvolte, non possono sottrarsi, ancorché nell’incidente stradale rilevato sia coinvolto un veicolo utilizzato (o immatricolato) dalla Polizia di Stato o da altro Organo di Polizia.
Quanto all’asserita sanzione accessoria sul documento di guida personale degli operatori di Polizia di Stato occorre precisare che dette sanzioni non sono mai state applicate in merito ai verbali in discussione, nel rispetto della normativa vigente. La decurtazione dei punti non viene applicata poiché così è espressamente previsto dal comma 4 dell’art. 138 e da numerose circolari ministeriali. Ciò chiarito, duole sottolineare come affermazioni inappropriate e del tutto prive di fondamento, contribuiscono in maniera incomprensibile ad insinuare nell’opinione pubblica la falsa percezione di uno scollamento tra Forze di Polizia dello Stato e Polizia Locale assolutamente inesistente e sconfessata nei fatti dalla proficua collaborazione fattiva, nel reciproco rispetto dei ruoli. Nella Città di Genova, la “cortesia istituzionale” sempre utilizzata nel relazionarsi tra diversi organi della Pubblica Amministrazione, ha sempre, sinora, consentito di superare, senza alcun inutile ed ingiustificato clamore, eventuali criticità contribuendo ad assicurare la massima efficacia ed un ottimale coordinamento nello svolgimento dei servizi istituzionali a favore della Città”