Il medico è stato rinviato a giudizio dopo essere stato accusato di aver "deformato il volto" di una cliente
Il 6 aprile a Roma si è tenuta la prima udienza del processo contro Giacomo Urtis rinviato a giudizio dopo essere stato denunciato da una cliente che lo ha accusato di avergli "deformato il viso" dopo alcune iniezioni di filler. A "Pomeriggio Cinque" il chirurgo dei vip, chiamato anche il "re del botox", si difende e respinge tutte le accuse. "Parliamo di una iniezione di un filler, ossia una sostanza idratante, fatta nel 2018. La paziente è rimasta gonfia per un paio di settimane, ma non ha riportato nessun danno. Di cosa stiamo parlando?", fa sapere Urtis.
Il medico estetico si dichiara sereno per il processo, ma allo stesso tempo, anche molto amareggiato per le modalità con cui la vicenda è stata affrontata dai giornali nazionali. "Sono 20 anni che lavoro, ho la clinica di chirurgia più grande di Milano, essere sbattuto così sui giornali di un certo livello mi ha veramente fatto male", considera Urtis a Canale 5. "Ho letto la perizia dalla quale non emerge nessun danno alla paziente", rivela il medico che poi spiega i rischi ai quali si sottopongono i pazienti che desiderano il filler di acido ialuronico. "Le persone devono sapere che se si sottopongono al filler ci potrebbero essere delle complicanze a seconda della pelle del soggetto. C'è chi si gonfia di più e chi di meno, l'importante è che non ci siano danni permanenti", specifica Urtis che poi assicura che la cliente che lo ha denunciato non avrebbe subito nessun danno.
A sostegno delle dichiarazioni di Urtis interviene anche il medico chirurgo Pietro Lorenzetti. "Non avrei mai pensato di dover difendere Giacomo Urtis. Sicuramente ci sono alcuni acidi ialuronici che possono provocare infiammazioni, ciononostante mi sembra ridicola l'accusa della paziente e la denuncia penale per una questione del genere", conclude il chirurgo estetico.