Gli inquirenti hanno scoperto anche un flusso di telefonate insistenti tra Bozzoli e Ghirardini pochi giorni prima della scomparsa
Due morti avvolte nel mistero. Quella presunta dell'imprenditore di Marcheno Mario Bozzoli e l'altra del suo fidato dipendente Giuseppe Ghirardini. Bozzoli è scomparso nel nulla dopo una normale giornata di lavoro in azienda l'8 ottobre del 2015 e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Ghirardini è stato trovato avvelenato in montagna sei giorni dopo. Ufficialmente gli inquirenti non avevano collegato le due morti, aprendo fascicoli d'inchiesta distinti. Ma nei fatti ci sono molti elementi che fanno pensare ad una correlazione tra le due vicende.
La famiglia di Ghirardini è convinta che l'uomo sia stato ucciso e per questo ha chiesto una proroga delle indagini. Così gli investigatori hanno portato alla luce due nuovi elementi: migliaia di euro in contanti detenuti, senza alcun motivo comprensibile, da Ghirardini nella sua abitazione e una fitta serie di telefonate fatte all'operaio proprio dal suo principale, Mario Bozzoli, nei giorni precedenti alla scomparsa.
Quei soldi forse provenivano dalle casse dell'azienda? Bozzoli voleva chiederne conto al suo dipendente? Per ora si tratta di domande senza risposta. Punti interrogativi che però potrebbero fornire una chiave preziosa per far luce sul doppio giallo.