A "Pomeriggio Cinque" il giornalista omaggia il collega scomparso il 12 novembre
"Lui ha unito, ha portato il pubblico vicino ai campioni, soprattutto quando faceva le interviste". Con queste parole Amedeo Goria, a "Pomeriggio Cinque", ha ricordato il collega, il giornalista sportivo Giampiero Galeazzi scomparso lo scorso 12 novembre all'età di 75 anni. "Adesso immagino che da lassù - ha aggiunto Goria - si stia facendo una grassa risata. Avrebbe detto: 'Amedè che ho fatto di bene o di male per stare al Campidoglio'". Oggi Roma ha dato il suo ultimo saluto al giornalista. La camera ardente è stata allestita nella Sala della Promoteca del Campidoglio.
Amedeo Goria ha poi voluto condividere con i telespettatori di Canale 5 un aneddoto sul collega. "Voglio ricordare lo scudetto della Lazio del 2000. Al Bambin Gesù, l'ospedale pediatrico, una delegazione della Lazio con alcuni calciatori e dirigenti andò a visitare i bambini malati. Giampiero - ha raccontato Goria - chiamò dei giocatori della Roma affinché non ci fossero divisioni mentre si faceva visita ai bambini malati. Ricordo il suo faccione, la sue manone che accarezzavano i bambini. E così - ha concluso Goria - ha unito la Lazio e la Roma, perché lui era al di sopra di tutto".