Il brigadiere ferito il 28 aprile 2013 davanti a Palazzo Chigi mostra tutta la sua forza: "Per fortuna la gente e l'Arma non mi hanno dimenticato"
"Voglio vivere la vita per quello che mi può dare anche se in maniera diversa rispetto al passato": è questo il desiderio che Giuseppe Giangrande, il brigadiere ferito da Luigi Preiti il 28 aprile del 2013, racconta in un'intervista a Repubblica. Una vertebra spezzata, paralisi dei quattro arti: "tetraplegia da lesione midollare" è la diagnosi scritta nella cartella clinica. Adesso, dice, "la vita è diversa"