L'intervista a "Morning News": "Io per lui come un padre"
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Il 15 luglio 1997, 27 anni fa, Gianni Versace moriva assassinato a Miami Beach. Lo stilista fu raggiunto da due colpi di pistola sparati da Andrew Cunanan, mentre si trovava sugli scalini dell'ingresso della sua villa Casa Casuarina. A "Morning News" lo ricorda il fratello Santo che dichiara: "Il sentimento che prevale è un profondo dispiacere per tutto quello che si poteva fare e non si è fatto. Prima di tutto umano perché era il mio fratellino più piccolo. Noi, con due anni di differenza, eravamo di due generazioni differenti: io il saggio, lui l'eterno bambino".
Santo Versace era convinto che nulla li avrebbe fermati e a Canale 5 parla dei programmi che lui e il fratello avevano per il futuro della maison "Versace". "La morte di Gianni ha indebolito Milano. Nessuno mancava a Milano quando Gianni apriva le sfilate e Giorgio Armani le chiudeva. Versace con Gianni era una cosa unica. Una delle cose importanti programmata era la fusione Versace-Gucci che sarebbe avvenuta nel maggio del 1998, noi avevamo già iniziato il processo di quotazione. Averebbe creato un grande gruppo italiano, un grande polo del lusso. Una possibilità di sviluppo incredibile", rivela Santo Versace.
Un rapporto particolare quello tra i due fratelli Versace, intenso quasi come quello tra un padre e un figlio. "Quando Gianni chiedeva un consiglio a mio padre, lui diceva chiedi a Santo che è il vostro vero padre. Gianni l'ho seguito sempre io", conclude.