Il vignaio dell'isola toscana è stato sanzionato per aver tolto rivi e sterpaglie sprovvisto di un'autorizzazione
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Ottomila euro di multa e 11 giorni di carcere è la pena comminata a un viticoltore, Francesco Carfagna. L’agricoltore, vignaio all’Isola del Giglio, è stato condannato dal tribunale di Grosseto per aver tolto rovi e sterpaglie dal suo terreno senza chiedere la preventiva autorizzazione
L’isola fa parte del Parco dell’Arcipelago, zona soggetta a vincolo paesaggistico. Carfagna, ex insegnante di matematica, è uno di quei viticoltori che hanno deciso di recuperare gli ostili vigneti dell’Isola del Giglio, producendo un vino di eccellenza, l’Ansonaco. I terreni coltivati a vite sono stati progressivamente abbandonati nel corso degli anni per le difficoltà e i costi ingenti di coltivazione.
Solo negli ultimi tempi si è assistito a un parziale recupero del territorio dell’isola, anche grazie alla normativa del 2016 che prevede incentivi per il ripristino e la manutenzione di quei terreni. Carfagna, accusato di lottizzazione abusiva a scopo edilizio, ha dichiarato che “la legge è ingiusta e va cambiata”.