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Ultimo aggiornamento: 3 anni fa

LA SITUAZIONE DELLA PANDEMIA

Covid, Agenas: occupazione intensive cala in 8 Regioni, ma 6 sono oltre il 20% | Omicron, Fauci: per ora non servono nuovi vaccini

Il consulente della Casa Bianca: "L'Italia ha vaccinato meglio degli Usa". Fondazione Gimbe: "In sette giorni si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%)" 

13 Gen 2022 - 20:52
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Resta stabile al 18% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid, ma cala in 8 Regioni. E' quanto risulta dai nuovi dati Agenas. Questione omicron, il consulente della Casa Bianca Fauci avverte che "per ora non servono nuovi vaccini" ed elogia il nostro Paese: "L'Italia ha vaccinato meglio degli Usa". Fondazione Gimbe: "In sette giorni si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%)".


Lara Carano, sindaco di Assago, comunica che, dal 10 gennaio nella farmacia comunale, nel Centro commerciale Milanofiori, il servizio "tamponi rapidi Covid-19" è erogato anche ai non prenotati. Tale servizio è stato ampliato grazie a un accordo tra il Comune e la farmacia. Chi non ha prenotato può recarsi, da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18, per eseguire il tampone. Sabato il servizio è erogato solo ai prenotati.


La Corte Suprema ha bloccato l'obbligo di vaccino o di test anti-Covid introdotto a livello nazionale dall'amministrazione Biden per le grandi aziende (con oltre 100 dipendenti), ma lo ha lasciato per certi operatori sanitari. Lo riferiscono i media Usa.


Moderna prevede di avere dati sulle sperimentazioni sul vaccino anti-Covid nei bambini di età compresa tra 2 e 5 anni a marzo. Lo si legge in una dichiarazione agli investitori della società, in cui aggiunge che se i risultati saranno positivi l'azienda procederà con le richieste di autorizzazione.


"Il richiamo o booster è efficace al 97,8% nell'evitare forme gravi di Covid-19", secondo i dati dell'Istituto superiore di Sanità. "Vacciniamoci o facciamo il richiamo. Continuiamo anche a mantenere comportamenti prudenti e a rispettare le regole", scrive il ministero della Salute su Twitter.


Sono 184.615 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia su 1.181.179 tamponi eseguiti. Il tasso di positività si attesta al 15,6%, in calo rispetto al 16,5% di mercoledì. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 316. In terapia intensiva c'è un paziente in meno di ieri (1.668), mentre crescono di 339 unità i ricoveri negli altri reparti. I guariti odierni sono 82.803.


"L'Italia ha fatto meglio degli Stati Uniti nel vaccinare le persone", coprendo l'81% della popolazione con almeno una dose di vaccino, contro il 74% raggiunto negli Usa. Per questo "voglio congratularmi con gli italiani", ha detto l'immunologo Anthony Fauci durante la lectio magistralis tenuta in collegamento video con la Sapienza di Roma in occasione della cerimonia di conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences.


"Il booster con gli attuali vaccini anti-Covid offre una buona protezione contro Omicron, per cui al momento non servono nuovi vaccini specifici per questa variante". Lo ha detto l'immunologo Anthony Fauci, consigliere per la pandemia del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.


Il ministro della Salute francese, Olivier Véran, è risultato positivo al Covid. Lo ha annunciato lui stesso su Twitter. "Mi metto in isolamento - ha scritto - e continuo ad assicurare l'assolvimento delle mie funzioni a distanza". L'entourage del ministro ha spiegato che ha riportato "sintomi lievi". 


Sono 17.956 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Veneto. E' quanto emerge dal bollettino regionale sull'andamento della pandemia, secondo cui sono 21 i decessi giornalieri.


Le società che soffrono per le restrizioni per il Covid imposte dai governi "possono ottenere compensazioni" da parte dello Stato. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, parlando delle difficoltà di Ita nei primi mesi di operatività. "Spetta a qualsiasi azienda entrare in contatto con il proprio governo, quindi al governo decidere e venire da noi se è necessaria un'autorizzazione. Ita non è Alitalia. Se lo fosse, sarebbe responsabile degli aiuti di Stato illegali ricevuti da Alitalia".


L'Italia diventa tutta rossa scuro, il colore del massimo rischio epidemiologico per il Covid: è l'indicazione della mappa aggiornata dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Passa dunque in rosso scuro anche la Sardegna ancora in rosso la scorsa settimana. Per l'agenzia Ue è in rosso scuro tutta l'Europa occidentale e meridionale, con Scandinavia, Stati baltici e gran parte dell'Europa centro-orientale. In rosso solo la Romania, parte dell'Ungheria e vasta parte della Polonia. Nessun Paese è indicato con un rischio minore (giallo o verde). 


Negli ultimi 30 giorni le mancate vaccinazioni anti-Covid sono costate oltre 140 milioni di euro in ricoveri altrimenti evitabili. E' il dato che emerge dall'analisi dell'impatto delle mancate vaccinazioni in Italia, sia per ciclo completo che booster sul volume di ricoveri e giornate di terapia intensiva. L'impatto economico sul SSN delle mancate vaccinazioni in Italia ammonta esattamente a 143,3 milioni di euro nel periodo tra il 19 novembre 2021 e il 19 dicembre 2021. Lo rileva il report settimanale dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica, Facoltà di Economia, campus di Roma.


Sarà sospesa a partire dalle 20 l'attività dei punti nascita e dei reparti di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Cavalese e Cles, in Trentino. Allo stato attuale dell'emergenza pandemica, con l'aumento dei contagi e dei ricoveri negli ospedali trentini, "si rende necessaria una riorganizzazione delle attività delle varie strutture ospedaliere del Servizio ospedaliero provinciale", fa sapere l'Azienda ospedaliera.


E' stabile al 18%, in Italia, la percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid, ma cala in 8 regioni: Basilicata (1%), Campania (11%), Liguria (18%), Trento (30%), Piemonte (23%), Sardegna (13%), Sicilia (20%), Valle d'Aosta (13%). 6 superano il 20%, (Friuli, Marche, Toscana, Trento, Piemonte, Lazio) e, a livello giornaliero, il tasso cresce in 4: Abruzzo (al 19%), Friuli (23%), Marche (23%), Toscana (22%). Stabile in Calabria (20%), Emilia Romagna (17%), Lazio (21%), Lombardia (17%), Bolzano (17%), Molise (5%), Puglia (10%), Umbria (16%), Veneto (20%). Questi i dati Agenas del 12 gennaio. 


Da giorni non si trova più nelle farmacie italiane l'antibiotico più utilizzato per i malati di Covid sia a casa che in ospedale, lo Zitromax e il generico. A mancare sarebbe la molecola necessaria per la produzione del farmaco che viene prescritto in associazione con antiinfiammatori. La difficoltà nel reperimento del medicinale è dovuta all'enorme utilizzo negli ultimi due mesi, legato all'aumento dei contagi e probabilmente all'accaparramento anche da parte di chi non ha contratto la malattia ma ha timore del contagio.


L'enorme quantità di nuovi casi "incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali, di conseguenza, molte regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese". Lo ha detto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, facendo il punto sui posti letto ancora disponibili che, in caso di occupazione da parte di pazienti Covid, porterebbe ciascuna Regione in zona arancione al netto di un eventuale incremento dei posti. Calabria e Piemonte sono a zero posti disponibili in intensive e in area medica, Liguria a zero in area medica e un posto in intensiva, Sicilia a zero in area medica e quattro in intensiva.


Sono 2,21 milioni gli over 50 anni in Italia che non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino anti-Covid e, in base all'età anagrafica, classificato ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione. Nella settimana 3-9 gennaio sono stati solo 73.690 i nuovi vaccinati in questa fascia di età, per la quale è stato introdotto l'obbligo vaccinale in base alle ultime norme introdotte dal governo. Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe.


Il 76% dei ricoveri in area medica di ragazzi tra i 5 e i 18 anni riguarda pazienti non vaccinati. Il 69% dei ricoveri in area intensiva dei piccoli fino a 4 anni riguarda bambini che hanno genitori non vaccinati. Lo riferisce Aopi, l'Associazione degli ospedali pediatrici italiani, che ha attivato un sistema di monitoraggio settimanale dei pazienti Covid - bambini e adolescenti - ricoverati sia in area medica sia in area critica. La raccolta è stata effettuata nella giornata del 10 gennaio dalle 15 realtà italiane più importanti nell'ambito delle cure di più piccoli e giovanissimi.


Nella settimana dal 3 al 9 gennaio si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 della settimana precedente. Secondo la Fondazione Gimbe, l'aumento riguarda in particolare la fascia 5-11 (267.412, +53,3%) e quella 12-19 (61.778, +65,5%). La recente introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50 non ha invece sortito grandi effetti, visto che in questa fascia anagrafica i nuovi vaccinati sono solo 73.690. All'11 gennaio rimangono 8,61 milioni di persone senza nemmeno una dose, di cui 2,21 milioni sono over 50 a elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.


Nella settimana dal 5 all'11 gennaio la Fondazione Gimbe rileva un aumento del 49% dei nuovi casi di Covid, che sono stati un milione e 207.689 rispetto agli 810.535 della settimana precedente. In forte crescita sono anche i casi attualmente positivi: sono 2.134.139 rispetto a 1.265.297 della settimana precedente (+68,7%). L'incidenza di nuovi casi in 56 province supera i duemila casi per centomila abitanti. La Fondazione Gimbe parla inoltre di "misure insufficienti a frenare la salita dei contagi".


Dal 5 all'11 gennaio "cresce la pressione sugli ospedali sia nei reparti di area medica che nelle intensive". Salgono infatti del 31% i ricoveri di pazienti Covid-19 con sintomi (passati da 12.912 della settimana precedente a 17.067) e del 20,5% le terapie intensive (passate da 1.392 a 1.677). A crescere del 35,4% sono anche i decessi. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che sottolinea come "il sovraccarico degli ospedali comporti il rinvio della cura di altre malattie".

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