"Ho guardato la sua foto..."

Gino Cecchettin: "Da Giulia ho imparato l'altruismo e a focalizzarmi sulle cose importanti"

Gino Cecchettin racconta come ha trovato le forze durante le ricerche della figlia: "Ho guardato una foto di Giulia e ho capito subito cosa dovevo fare: focalizzarmi su qualcosa di bello, l'amore è la soluzione a tutto"

25 Feb 2025 - 12:47
 © Ansa

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Gino Cecchettin, presidente della Fondazione Giulia Cecchettin, che porta il nome della figlia 22enne, è intervenuto in collegamento video durante un evento sulla violenza di genere organizzato dalla rivista "La tecnica della scuola". Davanti a lui una platea di mille classi, alle quali ha raccontato le difficoltà vissute durante le ricerche della figlia, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta nel novembre 2023.

"In quella settimana ho vissuto l'inenarrabile, era quando cercavamo Giulia e Filippo ma sono riuscito a conservare la razionalità chiedendomi: cosa posso fare se mi arriva la notizia che non vorrei sentire? Tra le possibilità di risposta c'erano la rabbia e la vendetta ma erano sentimenti che avrebbero fatto male a me stesso e agli altri miei figli; ho pensato che la rabbia non mi avrebbe dato la possibilità di andare avanti ma mi è venuta in soccorso Giulia. Ho guardato una sua foto e ho capito subito cosa dovevo fare: focalizzarmi su qualcosa di bello, l'amore è la soluzione a tutto. Questo ho capito in quei momenti, così si è affievolita la rabbia al punto da riuscire quasi a ignorare la figura di Filippo, per evitare che un altro padre provasse quello che stavo vivendo, un dolore allucinante", ha detto Gino Cecchettin.

"Ho imparato che il tempo vissuto con i propri cari è prezioso, diamo tutto per scontato, viviamo sempre con il pilota automatico, senza prestare attenzione al momento e intanto la vita ci sfugge via. Non ricordavo quale fosse il nostro ultimo pranzo, da allora faccio attenzione ai momenti di vita. Giulia mi ha insegnato a essere altruista, a donare, vedeva la bellezza in ogni aspetto della vita. Altro aspetto fondamentale è il focalizzare le cose importanti: lei mi ha dato lezioni di vita cercando di farmi capire quello che realmente conta".

"Giulia era una bella ragazza ma non ha mai ostentato la bellezza - ha proseguito - lei ha sempre detto: 'Non so se sono bella, penso di essere intelligente e sensibile'. Ha cercato i suoi valori, anche le sue debolezze, era senza maschera: in questo modo si dovrebbe vivere, mostrando ciò che siamo, è bello essere se stessi per vivere in pienezza. Siate voi stessi come era Giulia e prima o poi troverete chi vi apprezza per quello che siete".

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